Nel rispondere agli attacchi mossi da Rete Civica e Europa Verde esprimo innanzitutto rammarico per il carico di lavoro aggiuntivo inflitto agli uffici comunali dovuto alla caparbietà e testardaggine di chi non è capace né di ascoltare né di lavorare con gli altri.
Il gruppo consigliare ha una propria autonomia e la sottoscritta, in qualità di capogruppo, è la rappresentante legale e la persona legittimata a prendere delle decisioni. Nel caso in questione è del tutto evidente che le due Consigliere hanno posizioni diametralmente opposte e inconciliabili. Sarebbe quindi stato scorretto apparire sullo stesso tabellone elettorale, assegnato a PCP, facendo propaganda per il sì e per il no. Una scelta semplicemente ridicola ed una presa in giro per gli elettori.
Queste scenate di vittimismo politico non portano a nulla se non a svelare lo strato di ipocrisia e di autoritarismo di chi si scaglia contro le persone quando le regole non supportano il proprio giochino.
La questione della legge elettorale segna una profonda spaccatura tra la sottoscritta e chi va a braccetto con Lega e Fratelli d'Italia per rimanere con la preferenza unica, strumento superato nella quasi totalità delle regioni italiane.
Ricordo poi che lo spazio è stato tolto a Rete Civica e Europa Verde dai valdostani che non hanno sottoscritto la loro proposta di referendum.
Erika Guichardaz
Consigliera regionale - Conseillère régionale
Consiglio regionale della Valle d'Aosta - Conseil de la Vallée
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