La Quarta Commissione consiliare del Consiglio Valle, riunitasi martedì 8 luglio, ha nominato la consigliera Chiara Minelli relatrice della proposta di legge n. 204 dal titolo "Istruttoria tecnica per l'affidamento diretto delle concessioni idroelettriche a società a totale partecipazione pubblica", presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista. La proposta, che inizia ora il suo percorso istituzionale, rappresenta un contributo alla discussione su un tema centrale per il futuro energetico della Valle d’Aosta: la scadenza, prevista nel 2029, della quasi totalità delle 32 concessioni di derivazione d’acqua che alimentano gran parte dell’attività produttiva della Compagnia Valdostana delle Acque.
Il dibattito consiliare sul tema ha già messo in evidenza tre diverse visioni politiche. Una prima posizione auspica una CVA proiettata su scala nazionale ed europea, fortemente competitiva nel mercato delle energie rinnovabili. Questa strategia, sostenuta dal vertice della società e delineata nel Piano industriale 2023-2027, punta su una presenza crescente fuori Valle, non solo nell’idroelettrico, ma anche nel fotovoltaico e nell’eolico, in partnership con altre realtà industriali, con l’obiettivo di potenziare la capacità dell’azienda di concorrere alle gare per il rinnovo delle concessioni.
Una seconda posizione condivide in larga parte questo approccio ma ne critica alcuni aspetti, chiedendo maggiore trasparenza sull’operato della società, cautela negli investimenti esterni, un dialogo più efficace con la Regione e con Finaosta, nonché il ripristino di un ruolo di indirizzo da parte della proprietà pubblica. All’interno di questa visione, per il rinnovo delle concessioni si propone anche di valutare percorsi alternativi alle gare, come il partenariato pubblico-privato.
Infine, la terza posizione – alla base della proposta di legge di PCP – sostiene un affidamento diretto delle concessioni a CVA da parte della Regione, in coerenza con le caratteristiche storiche e normative della Valle d’Aosta che hanno sempre privilegiato modelli di gestione pubblica della risorsa idrica. A rafforzare questa opzione contribuisce il recente Schema di norma di attuazione in materia di concessioni, già approvato dal Consiglio regionale e in attesa del via libera del Consiglio dei Ministri.
La proposta di legge presentata da PCP si colloca integralmente in questa terza visione e prevede, in vista dell’adozione di una futura legge regionale sull’affidamento diretto, che Finaosta Spa conduca un’istruttoria tecnica su più fronti: la definizione delle modifiche societarie necessarie affinché CVA possa essere qualificata come società in house; l’individuazione delle modalità di controllo da parte della Regione e di Finaosta; la definizione delle attività che devono rimanere in capo a CVA e di quelle che potrebbero essere scorporate, con indicazione delle modalità gestionali conseguenti.
La proposta è ora all’esame della Commissione competente e dovrà affrontare l’intero iter consiliare prima di giungere all’approvazione definitiva.










