“È con viva e vibrante soddisfazione…” – no, aspetta, non siamo a Sanremo. È solo Giulio Grosjacques che, come sempre impeccabile nei toni istituzionali, ha infilato tre elogi in tre paragrafi per il nuovo presidente del CONI, Luciano Buonfiglio. È un trionfo di "orgoglio", "collaborazione" e "giovani talenti". Non si sa se Grosjacques stia parlando di sport o facendo un provino per il casting del prossimo Porta a Porta. Comunque Buonfiglio è il benvenuto, ma a Cervinia gli suggeriamo di portarsi una sedia pieghevole: la staccionata davanti al Sertorelli è ancora divelta. Promesse? Moltissime. Interventi? Non pervenuti. Se non ti chiami Maquignaz, niente corsia preferenziale neanche per il martello e i chiodi.
Nel frattempo, alla CVA è tempo di riconferme. L'AD Argirò ringrazia tutti, anche i colleghi uscenti per la loro "straordinaria umanità". Ci piace immaginarli in assemblea, tra power point e lacrime di commozione, tipo "C'è posta per te" in versione idroelettrica.
Ma torniamo a scuola, dove il giudice del lavoro ha bacchettato la Regione: oltre 35mila euro da risarcire a una storica precaria. A furia di contratti a termine, la scuola rischia di diventare un talent show: chi sopravvive a 10 anni di supplenze vince… uno scatto d’anzianità! La Cisl ringrazia, il Convitto Chabod pure, e il Bonus da 500 euro finalmente raggiunge anche gli educatori. La vera rivoluzione francese, ma con i registri elettronici.
Sul fronte delle parità, la Consigliera regionale e l’Ordine degli Ingegneri firmano un protocollo per più donne nel settore tecnico. Obiettivo nobile, ma ora serve qualche cacciavite rosa in più e meno vetri di cristallo... sul soffitto.
Intanto Renato Romagnoli è stato nominato coordinatore del Centro trapianti per Piemonte e Valle. Curriculum impeccabile, parole toccanti, e l’augurio è che con lui non si trapianti anche la sanità valdostana in un’altra regione.
E che dire dell’ondata di calore? I giornali ci rassicurano: “Fa caldo”. Rompete le righe, stappate le bottiglie. I consigli si sprecano: “bere molta acqua”, “evitare le ore più calde”… Tutte dritte che senza l’articolo non avremmo mai scoperto. Un lettore, con birra alla mano e bermuda d’ordinanza, si gode l’ombra del pergolato e si chiede se, oltre al caldo, anche il Comune di Valtournenche abbia avuto un colpo di sole, visto che nessuno ha mai saputo nulla dell’incidente causato da un dipendente comunale a una donna incinta quest’inverno. Misteri d’alta quota.
E per chiudere in bellezza, un’indagine nazionale porta alla luce badanti georgiane con documenti comunitari tarocchi. Alcune sono finite anche in Valle d’Aosta, forse attratte dal nostro microclima amministrativo: freddo d'inverno, caldissimo d’estate… ma sempre piuttosto permissivo.
Alla prossima edizione, tra una bolla e una bolla (d’acqua o di prosecco, fate voi). E ricordate: Se fa caldo, bevete. Se non fa caldo… brindate lo stesso. Che qua di motivi non ne mancano.










