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CRONACA | 07 giugno 2025, 10:20

Dalla mensa al campo: educazione, gioco e vitamine per i bambini di Charvensod

Un progetto educativo integrato tra scuola, Comune e cooperativa sociale promuove il benessere dei più piccoli, tra rugby, laboratori creativi e le immancabili VitAmiche

Laboratorio dietista

Laboratorio dietista

In un’epoca in cui troppo spesso si delega l’educazione ai soli banchi di scuola, Charvensod dimostra che l’apprendimento passa anche – e forse soprattutto – per la tavola, il movimento e la creatività. È quanto emerge dall’ampio progetto portato avanti durante l’anno scolastico 2024/2025, frutto della collaborazione tra l’Amministrazione comunale, l’Istituzione scolastica Mont-Emilius 3 e la Cooperativa sociale Noi e gli Altri.

A colpire è la varietà delle proposte. Dal laboratorio di rugby con lo Stade Valdôtain alla “Foire des Napperons”, passando per i menù a tema delle simpatiche VitAmiche, ogni iniziativa ha avuto un obiettivo comune: trasformare la mensa in uno spazio educativo, inclusivo e stimolante.

“Per noi come Amministrazione comunale è importante impegnarci per una scuola che non si esaurisca tra le mura delle aule, ma che si estenda a ogni momento della giornata, mensa compresa, come occasione di crescita personale, benessere e relazione”, sottolinea Francesca Lucianaz, Assessore alle Politiche sociali, Istruzione e Salute.

E in effetti a Charvensod la mensa scolastica non è un semplice momento di pausa. È diventata un laboratorio di esperienze, dove il gioco di squadra si impara con il rugby, l’educazione alimentare si scopre tra colori e sapori, e la socialità si costruisce giorno dopo giorno anche... con una tovaglietta fatta a mano.

“I bambini sono felici di fare queste attività e lo fanno sempre con grande entusiasmo. La Foire des Napperons, in particolare, è molto sentita: alcuni ci lavorano per giorni, anche a casa”, racconta Lucianaz. Un entusiasmo genuino, che traspare nei disegni colorati delle tovagliette, valutate da una giuria mista composta da genitori, amministratori e operatori della cooperativa.

Un altro tassello fondamentale del progetto è rappresentato dalle VitAmiche, le mascotte che con il supporto della dietista Alice Brillo hanno accompagnato i piccoli alla scoperta delle vitamine e del “piatto sano”. I laboratori hanno trattato con semplicità e allegria temi importanti come il gusto, il comportamento a tavola e la consapevolezza alimentare.

“Crediamo che la refezione scolastica debba offrire ai bambini un’esperienza ricreativa e un momento di pausa, divertimento e libertà durante la giornata scolastica”, spiega Noella Semeria, vicepresidente della Cooperativa Noi e gli Altri.
“L’esperienza della refezione deve essere serena e accessibile per tutti e deve offrire opportunità di gioco autonomo e strutturato all’aria aperta improntato all’esplorazione e alla scoperta. E la mensa scolastica di Charvensod ne è stato un valido esempio”.

Ecco, esempio è forse la parola chiave. Perché questa esperienza dimostra che la qualità di un’amministrazione si misura anche (e soprattutto) dalla cura messa nei piccoli gesti quotidiani. Quelli che spesso passano inosservati, ma che sanno costruire cittadini consapevoli, curiosi e felici.

pi/ob

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