“Stupore e sconcerto.” Con queste due parole si apre la durissima nota diffusa dal coordinamento regionale di Forza Italia Valle d’Aosta, che non fa sconti a nessuno nel denunciare l'ennesimo spettacolo indegno andato in scena attorno al referendum confermativo sulla legge delle tre preferenze, fissato per il prossimo 10 agosto.
Una frattura politica che segna il distacco netto del partito guidato da Emily Rini rispetto agli alleati nazionali, Lega e Fratelli d’Italia. Anzi, qui in Valle, Forza Italia prende le distanze con parole di fuoco, in una dichiarazione che suona come un atto di accusa:
“Abbiamo assistito all'ennesimo scontro tra la maggioranza regionale e i promotori del referendum. Da una parte – scrivono – c’è l'atteggiamento irresponsabile della maggioranza, che ha approvato una cosiddetta riforma elettorale (che riforma non è) a tempo ampiamente scaduto e senza la benché minima condivisione all'interno del Consiglio Valle. Dall'altra, l'atteggiamento altrettanto inopportuno di coloro che hanno aggiunto confusione a confusione, gettando l'ombra di possibili ricorsi per invalidare le elezioni regionali. Un braccio di ferro assurdo, un gioco cinico sulla pelle dei valdostani.”
E come dar loro torto?
Mentre Fratelli d’Italia balbetta fuori dalla porta del Consiglio Valle oscillando tra il populismo muscolare e il silenzio complice, e la Lega locale – quella dei ricorsi e dei comunicati rabbiosi – cavalca il caos come se fosse l’unica via per sopravvivere politicamente, Forza Italia lancia un richiamo alla decenza istituzionale. Un grido solitario, ma lucido.
“Forza Italia Valle d’Aosta – si legge ancora – lo ha detto a suo tempo e lo ribadisce tuttora: siamo fermamente contrari a questi giochetti. I valdostani meritano rispetto e attenzione verso le loro esigenze e le loro preoccupazioni, non meritano di certo un braccio di ferro politico costellato da incertezze e da scivoloni.”
Parole che trovano piena condivisione. Qui non è più questione di destra, sinistra o centro. Qui c’è una politica che ha smarrito il senso del limite, dove Lega e Fratelli d’Italia giocano alla guerra tra bande mentre la fiducia dei cittadini si sgretola. Il Parlamento valdostano appare sempre più come un’arena di ego ipertrofici, lontana anni luce dalle preoccupazioni reali: sanità, lavoro, scuola, famiglie.
“Occorrono senso di responsabilità e serietà – chiude la nota degli azzurri – concetti che ormai sembrano essere stati messi da molti in soffitta.”
Una dichiarazione inappellabile, che mette a nudo le contraddizioni di chi, in nome del potere, usa il referendum non per ascoltare i cittadini ma per regolare conti interni. Forza Italia sceglie di stare altrove, e lo dice a voce alta.
Chapeau. E che questa voce non resti isolata.