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Aosta Capitale | 02 giugno 2025, 08:00

Ville Nouvelle, il fuoco nelle carte; un quartiere operaio tra memoria, polvere e domani

Nel cuore del Quartiere Cogne, tra vecchi archivi e progetti di rinascita, Aosta racconta sé stessa: venerdì 6 giugno, un cammino narrativo per riscoprire un mondo che fu, e che forse sarà. Non è solo una visita: è un ritorno al futuro, tra ciminiere spente, bocciofile accese e parole che bruciano ancora

Ville Nouvelle, il fuoco nelle carte; un quartiere operaio tra memoria, polvere e domani

C’erano una volta le case basse del Quartiere Cogne, nate quando Aosta respirava carbone e ferro, figlie della fabbrica madre, la Cogne, che forgiava acciaio e identità. Ma il tempo, si sa, non risparmia nessuno. Né i palazzi, né le epopee. Né le memorie, che se non si custodiscono si sfanno come ruggine. Eppure, in quel groviglio di cortili, panni stesi e sguardi discreti che è ancora oggi il Quartiere Cogne, qualcosa resta: la brace sotto la cenere.

Venerdì 6 giugno 2025, a partire dalle ore 18, in via Pollio Salimbeni 16, quel quartiere operaio si trasforma in un archivio a cielo aperto. Non una mostra, non una passeggiata, ma un racconto vivente, come se i muri potessero parlare e le carte d’archivio tornassero a camminare accanto a noi. È Ville Nouvelle, ed è l’invito a leggere Aosta con occhi nuovi, là dove l’acciaio ha lasciato in dote memoria e forma.

Organizzato nell’ambito della Notte degli Archivi per Archivissima 2025 e inserito nel calendario di Aostæ2025, l’evento è gratuito, aperto a tutti, senza prenotazione. Come si conviene alle cose vere, popolari, pensate per restituire senso al tempo.

Si parte da documenti antichi, da quell’Archivio della Nazionale Cogne, ora in mani pubbliche, che raccoglie lettere, disegni, mappe, fotografie: brandelli di un’epopea industriale che non è soltanto locale, ma universale. Un piccolo Novecento incastonato sotto il Monte Emilius. E da lì si sale – non solo metaforicamente – verso il futuro.

L’iniziativa porterà i partecipanti tra le strade del quartiere, alla scoperta degli edifici simbolo, delle voci di chi li ha abitati e dei progetti recenti, promossi dal Comune di Aosta, per rigenerare spazi, immaginare piazze, rammendare tessuti urbani e sociali. Un dialogo tra epoche, come se il passato sussurrasse al futuro attraverso la bocca del presente.

“Gli archivi non sono cimiteri della memoria, ma cantieri del domani”, direbbe Manzoni se fosse nato ai piedi del Becca.

Non mancherà un momento conviviale, un aperitivo offerto alla Bocciofila del quartiere dalla Cogne Acciai Speciali, quasi a suggellare quel patto non scritto tra storia e comunità, tra lavoro e vita, tra chi c’era e chi verrà. Perché una città si costruisce due volte: la prima con il cemento, la seconda con le narrazioni.

Nel 2050° anno dalla fondazione di Augusta Praetoria, questo evento simbolico si fa rito laico di appartenenza, dove “Dalla parte del futuro” non è solo lo slogan di Archivissima 2025, ma una direzione da prendere sul serio. Con in mano un documento, negli occhi una facciata di intonaco rosso, e nel cuore la sensazione che la storia, a volte, cammini proprio accanto a noi.

Et peut-être qu’en marchant dans les rues du Quartier Cogne, sous les balcons fatigués, entre les rires d’enfants et le silence des pierres, on entendra le souffle discret des temps passés, qui ne demandent qu’à devenir demain.

Car un quartier, comme un livre, ne se ferme jamais tout à fait : il attend juste qu’on tourne une nouvelle page.

pi.mi.

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