È servita una mozione consiliare per accendere i riflettori su un problema che Federconsumatori aveva già denunciato da tempo: quello delle notifiche mancate o tardive attraverso la piattaforma SEND, il Servizio Notifiche Digitali utilizzato dal Comune per comunicare ai cittadini le sanzioni per violazioni del Codice della Strada.
Nella seduta di oggi, 28 maggio, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal gruppo “Lega Vallée d’Aoste e Autonomia e libertà” e successivamente emendata su proposta della vicesindaca e assessora alle Finanze e alla Polizia Locale, Josette Borre, in collaborazione con la Minoranza.
Il provvedimento arriva a ridosso del 31 maggio, scadenza entro la quale molti cittadini sono chiamati a pagare importi maggiorati per multe mai notificate regolarmente. Proprio queste maggiorazioni, frutto di un evidente disservizio nella fase di transizione al sistema digitale, hanno generato un diffuso malcontento tra la popolazione e sollevato interrogativi sulla correttezza dell’intero iter sanzionatorio.
La mozione, che prende atto dell’azione già avviata dall’Amministrazione – la quale ha contestato formalmente il disservizio al gestore della piattaforma e dato incarico ai legali per individuare un percorso amministrativo risarcitorio – impegna ora l’Esecutivo ad andare oltre: sarà necessario, una volta accertate le responsabilità di SEND, adottare un provvedimento in autotutela per eliminare le maggiorazioni scorrette e informare in modo trasparente i cittadini coinvolti.
«Con il voto favorevole a questa mozione – ha dichiarato la vicesindaca Borre – abbiamo voluto esplicitare in maniera chiara e incontrovertibile come gli interessi dell’Ente e quelli dei cittadini vadano entrambi tutelati, da un lato per analizzare i dati forniti dal gestore di SEND e comprendere cosa possa essere accaduto, dall’altro per finalizzare il lavoro avviato con i nostri legali e gli Uffici e individuare il miglior percorso giuridico e amministrativo per sgravare i cittadini dalle maggiorazioni che risultassero scorrettamente notificate».
Colpisce, però, che si sia dovuti arrivare a una mozione per affrontare una problematica che era già emersa pubblicamente. La stessa Federconsumatori, mesi fa, aveva lanciato l’allarme e chiesto l’intervento dell’Amministrazione. Il Consiglio ha dunque avuto il merito di imprimere una svolta formale a un dossier rimasto troppo a lungo in stallo.
Ora la palla passa all’Amministrazione, che dovrà trasformare l’indirizzo politico in un’azione concreta e tempestiva. I cittadini, nel frattempo, attendono chiarimenti e, soprattutto, giustizia.