Ammontano a 200 mila euro, i fondi messi a disposizione dal Consiglio Valle per finanziare il progetto 'Solidarité en Vallée d'Aoste', convenzione tra il Consiglio Valle e la Fondazione comunitaria della Valle d'Aosta per sostenere le famiglie valdostane in condizioni di difficoltà economica e di esclusione sociale rese ancora più acute dalla nuova ondata di Covid-19.
L'iniziativa ‘Solidarité en Vallée d’Aoste’ si basa sui risparmi generati per effetto di una delibera adottata la scorsa primavera e promossa dall'allora Presidente dell'Assemblea Emily Rini.
I fondi derivano dai risparmi generati dalla rinuncia o dalla riduzione delle indennità di carica e di funzione dei consiglieri e dalla riduzione dei contributi ai gruppi consiliari nel periodo dall'1 gennaio al 19 ottobre 2020. Come previsto dalla legge regionale n. 5 del 2020 tali economie sono destinate al finanziamento di iniziative di solidarietà, anche a fronte di situazioni di emergenza sanitaria e sociale, individuate dall'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea d'intesa con la Conferenza dei Capigruppo.
"In questo momento di emergenza - evidenzia il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, a nome dell'Ufficio di Presidenza - fare rete tra istituzioni ed enti che operano sul territorio è più che mai indispensabile per sostenere le situazioni di bisogno presenti nella comunità valdostana. La volontà di dar vita a un partenariato progettuale con Fondazione comunitaria nasce proprio dall'esigenza di rispondere in maniera efficace e immediata a queste situazioni".
"L'esplosione della crisi pandemica nei primi mesi del 2020 - aggiunge il Segretario generale della Fondazione comunitaria, Patrik Vesan - e il perdurare dell'emergenza sanitaria, sociale ed economica hanno posto la nostra regione in una situazione di severo stress e sofferenza: la collaborazione che abbiamo avviato ha lo scopo di lenire, sia con interventi rapidi sia con azioni di medio periodo, alcune delle profonde cicatrici che questa crisi sta lasciando. Molte famiglie hanno problemi ad acquistare cibo, a pagare le bollette: crediamo che con queste azioni sinergiche che coinvolgono la rete degli attori del Terzo settore si possa veramente operare in una logica di inclusione sociale".









