La mancata approvazione della manovra di Bilancio per il triennio 2020-22 è un fatto negativo che si sarebbe potuto e dovuto evitare con un po' più di senso di responsabilità. Atteggiamento che è mancato a vari gruppi politici che hanno invece voluto condizionare l'approvazione del bilancio all’immediato scioglimento del Consiglio.
Ci saremmo aspettati oggi una seria discussione sui documenti finanziari, che si valutassero e approvassero emendamenti e correttivi ai disegni di legge in modo da chiudere questo anno con un atto importante e doveroso per la comunità, per il territorio, per l'economia e la società valdostane.
Invece, ancora una volta, hanno prevalso da una parte i personalismi, le lotte intestine all'Union valdôtaine, e dall'altra la strumentalizzazione di chi è già in campagna elettorale, e a cui del bilancio importa poco, poiché in altre faccende affaccendato.
Approvare oggi il bilancio sarebbe stata l'unica cosa dignitosa e corretta da fare, lasciando al dopo le valutazioni politiche. Questo è quello che avremmo auspicato, nell'interesse della comunità che ha bisogno di risposte alle emergenze economiche e sociali e alla penetrazione della criminalità organizzata.
Ma come abbiamo purtroppo imparato, prima vengono altri interessi.
Proprio contro quegli interessi Rete Civica ha sostenuto una riforma istituzionale che mettesse fine a giochi, giochetti, ribaltoni e cambi di casacca.
Esprimiamo quindi, insieme alla preoccupazione per le conseguenze, un giudizio severo sulla irresponsabilità con cui forze politiche della maggioranza e della minoranza hanno portato la Valle in esercizio provvisorio. Esito che l’atteggiamento costruttivo di Rete Civica sino all’ultimo ha cercato di evitare.