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Consiglio Valle Comuni | 01 novembre 2019, 19:27

Il futuro del Mouv è nell’alveo autonomista

Massimiliano Pegorari

Massimiliano Pegorari

Le dimissioni di Tania Piras e Manuel Piras, l’imminente divorzio con Stefano Ferrero e la probabile separazione consensuale con Roberto Cognetta, poco in linea con il Movimento, non agita più di tanto il Mouv impegnato in un’operazione di recupero e rientrare tutto tondo nell’alveo autonomista, ma non per questo pensa ad un nuovo walzer governativo. In una nota, infatti, ribadisce che non ha alcuna intenzione di fare da stampella a chicchessia, men che meno al Governo Fosson.

Pur di rientrare nell'alveo autonomista il Mouv potrebbe essere presente in Consiglio Valle con il solo Elso Gerandin

“Capiamo - si legge nella nota - quanto in questa fase di confusione nascano boatos i più vari e suggestivi”. Ma ribadisce: “Per noi la sola strada percorribile resta quella delle elezioni anticipate per chiudere anzitempo la Legislatura a fronte di una situazione politica e amministrativa disastrosa”. E poi un richiamo alla coerenza del Movimento: Di poltrone ce ne sono state offerte sia con la Giunta Marquis che con la Giunta Fosson, ma abbiamo risposto di no e a questa posizione coerente ci atteniamo”.

Nella questione entra a gamba tesa anche il presidente Massimiliano Pegorari impegnato a riportare alle origini il Mouv. “Con il mio insediamento alla presidenza - sottolinea il Presidente - stiamo cercando di riattivare un metodo collegiale improntato alla  costruzione di idee e non solo all'attività di inchiesta che lo Statuto speciale e la Costituzione italiana concedono ai Consiglieri regionali in via eccezionale rispetto alla potestà normativa, come impone il principio inviolabile di separazione dei poteri”.

E poi un diplomatico ringraziamento “a nome di tutto il Consiglio direttivo a Tania e Manuel per l'apporto dato al Mouv nei mesi in cui ne hanno fatto parte” evidenziandone però le loro origini: “legati al vecchio incedere pentastellato”. Forse per questo li ringrazia anche per con la loro uscita con la quale il Mouv ha “ritrovato serenità e unità d'intenti di segno autonomista all'interno del partito”.

Serenità che Mouv pensa di ritrovare a pieno con l’uscita di Ferrero ed il chiarimento con Cognetta. Per il Mouv dunque meglio solo che mal accompagnato ed è anche per questo che si dichiara, senza timori, favorevole alle elezioni anticipate.  

po.mi.

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