Buongiorno signor Direttore.
Sono un viaggiatore col camper da oltre mezzo secolo. Le garantisco che NON mi sono mai macchiato delle nefandezze che cita l'estensore dell'articolo. Purtroppo devo denunciare la scorrettezza e maleducazione di alcuni utenti del camper che innanzitutto danneggiano l'immagine di che è corretto.
Ma fare di ogni erba un fascio è scorretto e in mala fede. Lo spirito del camperista è la salvaguardia dell'ambiente. Le faccio notare nei luoghi di villeggiatura sia marini che montani durante la bassa stagione quanto suolo sprecato per abitazioni occupate tre mesi l'anno, mentre i camper circolano sempre e portano denaro agli esercizi commerciali anche nei periodi di "magra".
Chiedo di riflettere con onestà intellettuale di non condannare una categoria per la maleducazione di una piccola parte; nessuno condannerebbe la categoria dei giornalisti per qualche sparuta "mela marcia".
Concludo sostenendo che è sbagliato e scorretto sostare dove capita quando esiste nelle vicinanze un'area sosta apposita. Non so se pubblicherà la presente, ma volevo esclusivamente chiarire il problema da un altro punto di vista per integrare quello di chi ha scritto l'articolo che mi è sembrato bisognoso di un chiarimento. La ringrazio anticipatamente per l'attenzione e buon lavoro.
G.Zenga.
Risponde il Direttore
Grazie gentile Lettore, ha fatto bene fare che precisazioni che pubblico. Sono convinto che le ha fatte per 'educare' quelle che lei definisce 'mele marce' alle quali era dedicato l'articolo. Certamente avrà colto che nell'articolo pubblicato dal nostro giornale si faceva riferimento a caperisti poco rispettosi delle norme.
Abbiamo puntualizzato che le aree sosta sono pressoché deserte, ma i furbetti preferiscono scambiare le aree di parcheggio come aree camping. La ringrazio ancora per le sottolineature. Continui a leggerci. pi.mi.