L’appuntamento organizzato in collaborazione con l’Institut Agricole Régional, si articolerà in due momenti: il primo, dal taglio più scientifico, condotto dall’Archivista comunale Federica Giommi affronterà la tematica del viaggio nell’Ancien Régime; il secondo, “Pinarella di Luna”, sarà relativo alle memorie della colonia estiva di Pinarella di Cervia con l’intervento di diverse professionalità che hanno collaborato alla realizzazione delle precedenti edizioni dei soggiorni della colonia ed ex partecipanti agli stessi, con parentesi musicali di canzoni anni ’60 sulla Romagna e sul viaggio.
A presentare i contributi sarà Pascal Roveyaz accompagnato dai contrappunti musicali di Silvana Bruno. A creare un piacevole intermezzo tra i due approfondimenti sarà “Memory on the Rocks”, una pausa enogastronomica tra i sapori di Romagna, Valle d’Aosta e Piemonte. “Archivissima”, il primo e unico festival dedicato agli archivi, nasce nel 2018 dall’omonima associazione culturale di Torino nel solco del successo de “La Notte degli Archivi”, il format ideato da “Promemoria”, che nei due anni precedenti aveva aperto le porte dei maggiori archivi torinesi in orario serale, rileggendone i contenuti attraverso la voce di scrittori, giornalisti e artisti di spicco.
L’obiettivo del festival è avvicinare nuovi pubblici al mondo degli archivi, invitati a confrontarsi con un tema diverso a ogni edizione, quest’anno “Carnet de voyage”. Incontri, talk, spettacoli, concerti, proiezioni, performance artistiche, laboratori, mostre e convegni sono gli ingredienti di un’iniziativa che in pochi anni si è affermata come un appuntamento unico nel suo genere in Europa, anche grazie a importanti partnership e ai patrocini del Ministero della Cultura, della Direzione Generale Archivi e dell’ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana).
«L’iniziativa – spiega l’assessore alla Cultura, Samuele Tedesco (nella foto) – rientra nel progetto di recupero, preservazione e valorizzazione del vasto patrimonio archivistico di proprietà comunale che, dopo decenni di abbandono, abbiamo avviato da qualche tempo avvalendoci dell’opera di una professionista particolarmente preparata e appassionata del proprio lavoro. Il Municipio custodisce degli autentici tesori sotto forma di documenti ufficiali, immagini, relazioni, ma anche semplici appunti e carteggi che permettono di ricostruire e qualche volta di riscrivere la storia di Aosta degli ultimi due secoli».