Più di 250 visite domiciliari a pazienti Covid-19 positivi o sospetti positivi in 30 giorni: è il bilancio dell'attività svolta dalle Unità speciali di continuità asistenziali (Usca) in Valle d'Aosta, composte da un medico e da un infermiere, con base operativa nelle sedi Usl di Saint-Pierre e di Aosta (per i Distretti sociosanitari 1 e 2) e di Châtillon (per i Distretti sociosanitari 3 e 4), negli ambulatori della Continuità assistenziale.
"Le Usca - si legge in una nota dell'Usl - operano in stretto contatto con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i medici di continuità assistenziale e la Centrale Unica del Soccorso 118, per lo scambio di informazioni relative al decorso clinico dei pazienti. Inoltre l'intervento delle Usca può essere attivato dai medici ospedalieri al momento del rientro a domicilio del paziente. Il Triage avviene per via telefonica: l'infermiere acquisisce le informazioni necessarie dal medico e, secondo una procedura definita, se necessario, si procede all'attivazione dell'Unità di riferimento".
Su 251 visite domiciliari, 44 pazienti sono stati sottoposti ad ossigenoterapia e per 21 è stato disposto il ricovero ospedaliero. Gli utenti monitorati con il sistema di telemedicina sono, attualmente, 19.