Il nuovo catalogo formativo del Celva per il personale è stato pensato sulla misura delle specificità regionali, con l’obiettivo di aggiornare in tempo reale gli addetti rispetto alle modifiche normative. Fra i seminari più richiesti dagli enti locali vi sono quelli relativi ai nuovi tributi, come la TARES e la nuova IMU.
Il Piano formativo 2013 è indirizzato a 2mila addetti del personale degli enti locali Formazione di qualità in maniera associata, per migliorare l’erogazione dei servizi ai cittadini E’ online sul sito www.celva.it/formazione il nuovo catalogo formativo per il personale degli enti locali della Valle d’Aosta, promosso dalla divisione Formazione del CELVA. Primi destinatari di un servizio che ha preso il via oggi, mercoledì 13 febbraio, sono i 2mila dipendenti dei 74 Comuni, delle 8 Comunità montane e del Consorzio BIM della Valle d’Aosta.L’offerta formativa si arricchisce inoltre di approfondimenti sulla digitalizzazione nei servizi demografici e tecnici, il nuovo patto di stabilità regionale per gli enti locali e i bandi tipo dell’Autorità di vigilanza sui lavori pubblici. I numeri dell’offerta formativa messa in campo dal CELVA ed i dati relativi alla formazione fruita da parte degli enti locali valdostani risultano in costante crescita; nel 2012 la divisione Formazione ha infatti registrato un record di partecipazioni da parte di personale, segretari e dirigenti ed amministratori, pari a più di 3mila presenze certificate. Tutto ciò ponendo molta attenzione alla riduzione dei costi di gestione operativa, che sono in costante diminuzione.
“E' importante rilevare la forte crescita delle presenze e l'alto grado di soddisfazione riscontrato da parte dei fruitori della formazione erogata lo scorso anno - sottolinea Rudy Tillier, responsabile politico della Formazione per il CELVA -. Come enti locali ci siamo impegnati per versare una quota, sebbene non obbligatoria, in un fondo unico dedicato alla formazione, permettendo così di sviluppare fra noi un sistema solidale e associato, che coinvolge tutti i Comuni, dal più piccolo al più grande. Il beneficio è duplice: qualifichiamo il nostro personale e abbiamo un netto contenimento dei costi. Basti pensare che in media gli enti locali pagano 30 euro per ogni singola partecipazione ai nostri momenti formativi, una cifra davvero esigua rispetto ai costi del mercato”.