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Aosta Capitale | 19 dicembre 2025, 18:48

Sosta ad Aosta, tra agevolazioni dichiarate e città da ripensare

Tra comunicati difensivi, sconti selettivi e promesse di riorganizzazione futura, la sosta ad Aosta diventa il terreno di scontro tra chi rivendica agevolazioni già esistenti e chi chiede una vera strategia urbana capace di andare oltre l’elenco delle tariffe

Sosta ad Aosta, tra agevolazioni dichiarate e città da ripensare

C’è sempre un dettaglio che nel dibattito pubblico sulla sosta ad Aosta rischia di andare perso: il parcheggio non è solo una questione di tariffe, ma una cartina di tornasole del rapporto tra amministrazione, residenti e uso dello spazio urbano. L’obiettivo, allora, non è elencare freddamente le agevolazioni esistenti, ma capire se e quanto queste rispondano davvero ai bisogni quotidiani della città, al netto delle legittime rivendicazioni politiche e delle semplificazioni da aula consiliare.

È in questo contesto che l’Amministrazione comunale, a seguito del recente dibattito in Consiglio, ha voluto ricordare come “siano in vigore diverse agevolazioni in favore della popolazione residente”, sia per la sosta su strada sia per quella in struttura. Un chiarimento che arriva mentre il tema dei parcheggi continua a essere uno dei più sensibili per chi vive, lavora o semplicemente attraversa il capoluogo.

Per quanto riguarda la sosta su strada, le agevolazioni sono previste per i residenti nelle vie e piazze interessate dalla sosta a pagamento e nelle ZTL, così come per gli esercenti di attività commerciali o artigianali con sede nelle stesse zone. Restano però escluse le aree con tariffa a 2 euro l’ora, considerate dall’Amministrazione “per la loro posizione e fruizione ottimale” dedicate esclusivamente alla rotazione, oltre a specifiche vie come Garin, Voison, Vaccari e alcuni tratti dei corsi Lancieri d’Aosta e Ivrea, dove la presenza di stalli liberi nelle vicinanze viene ritenuta sufficiente a compensare la limitazione.

Un discorso che si fa ancora più articolato quando si passa alla sosta in struttura. Nel parcheggio di via Roma, a servizio dell’ospedale “Parini”, sono confermate le tariffe agevolate per i dipendenti dell’AUSL, con una sosta massima giornaliera di 12 ore e un costo di 35 euro al mese, oltre a 20 stalli dedicati all’azienda sanitaria in scadenza a fine anno. Accanto a questo, è attivo un abbonamento annuale da 250 euro, valido 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno, riservato ai residenti delle zone blu e delle ZTL e agli operatori economici che vi hanno sede.

La platea dei beneficiari si allarga ulteriormente ai residenti delle strade limitrofe al parking “Parini”, in un perimetro urbano molto ampio che comprende, tra le altre, via Roma, corso Padre Lorenzo, viale della Pace, corso XXVI Febbraio, viale Ginevra, corso Saint-Martin-de-Corléans e numerose vie laterali. Un elenco che fotografa bene la centralità strategica della struttura, ma che allo stesso tempo solleva interrogativi sulla reale equità territoriale dell’offerta.

Chiude il quadro il parking de la Ville, dove sono disponibili abbonamenti per tutti i residenti in Valle d’Aosta a 15 euro al mese o 180 euro all’anno. Un elemento non secondario, perché introduce una dimensione regionale nella politica della sosta cittadina, con ricadute evidenti sui flussi quotidiani verso Aosta.

A rivendicare l’impostazione complessiva è l’assessore alla Pianificazione Luca Tonino, che mette l’accento sulla necessità di uscire da una lettura puramente tariffaria del problema. «Assodato che il Comune di Aosta propone già un ampio ventaglio di agevolazioni per i residenti in città e, nel caso del parking di via I Maggio, per tutti i valdostani, è indubbio che si possa pensare a nuovi strumenti per facilitare e razionalizzare l’offerta di sosta», afferma. E indica una direzione precisa: tecnologie per migliorare l’indirizzamento, ridurre il traffico “passivo” alla ricerca di parcheggio e politiche tariffarie più omogenee, capaci di non penalizzare nessuna categoria.

Ma è soprattutto la chiusura del suo intervento a svelare la posta in gioco politica. Ogni nuova iniziativa, sottolinea Tonino, dovrà poggiare su “dati certi e condivisi” e inserirsi in un ragionamento complessivo che tenga insieme intermodalità, trasporto pubblico locale e strategie di sviluppo urbano. In altre parole, il parcheggio come tassello di una visione di città, non come risposta estemporanea alle pressioni del momento.

Resta da capire se questa visione riuscirà davvero a tradursi in scelte leggibili e percepite come giuste dai cittadini. Perché, ad Aosta, la sosta continua a essere uno dei luoghi dove si misura, ogni giorno, la distanza – o la vicinanza – tra Palazzo e strada.

pi.mi.

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