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POLITICA | 27 settembre 2012, 10:27

Marzorati assicura: “La Cogne non è in vendita ma servono investimenti per la ricerca e infrastrutture”

Il vice presidente della Cogne Acciai Speciali, ha rilasciato un’intervista a Stefano Sergi per La Stampa e dice: “Noi vogliamo dare forza a questa società, e vendere non significa rinforzare. La strada da percorrere è quella dell’aggregazione con altri partner per crescere a livello mondiale"

Roberto Marzorati, vice presidente della Cas

Roberto Marzorati, vice presidente della Cas

In un'intervista pubblicata oggi a La Stampa il vice presidente della Cogne Acciai Speciali, Roberto Marzorati, anticipa che “l’anno si chiuderà con una flessione del 4-5 per cento rispetto al 2011, in linea con tutta la siderurgia e con l’economia in generale”, ma si dice ottimista per il 2013 perché : “ci stiamo attrezzando per recuperare risorse umane, abbiamo già definito gli ordini dei nuovi macchinari, ora pensiamo alla ricerca». Parlando delle prospettive Marzorati dice a Stefano Sergi che “Congiuntamente alla riduzione dei volumi, c’è stata una riduzione degli organici di circa il 4 per cento”, ma sottolinea che non c’è stato alcun licenziamento.

“L’attuale ricorso alla cassa integrazione - precisa - ci permette di gestire la flessibilità, che è il vero problema: a fronte del calo importante per la vergella, c’è bisogno invece di fare gli straordinari nella forgia”. Parlando poi del Piano di sviluppo dice: “Il Piano va avanti, ci stiamo attrezzando. Dobbiamo intanto recuperare risorse, e intendo risorse umane, specialisti che qui non esistono, perché il rilancio passa dallo sviluppo dei prodotti, non più dei volumi. Servono quindi impianti particolari, per i quali abbiamo già definito e chiuso gli ordini. In questo momento stiamo lavorando al programma di ricerca”.

E alla domanda di Stefano Sergi: “Mi dica cosa farebbe per il mondo industriale valdostano se fosse lei il presidente della Regione Valle d’Aosta”, Roberto Marzorati risponde: “Infrastrutture innanzitutto. La ferrovia credo che ormai sia insanabile. Nelle altre acciaierie arrivano mille tonnellate per volta di materiale via nave e poi direttamente in azienda con i treni, da noi viaggiano a 30 tonnellate per volta sui camion. E poi supporto per lo sviluppo della ricerca, su cui c’è molto da fare". Infine ribadisce: “Noi vogliamo dare forza alla società, vendere non vuol dire rinforzare. Piuttosto, l’aggregazione con altri partner per crescere a livello mondiale è sicuramente una strada da percorrere. Una sinergia per accelerare i processi produttivi, capisce?".

Red VdAGlocal 01

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