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POLITICA | 27 settembre 2012, 10:54

Carlo Curtaz polemizza in Consiglio comunale di Aosta per l’affaire Leone Rosso

“Rispetto a questa vicenda c'è una responsabilità morale: ai nostri giovani, insegniamo che puoi fare strada se hai la tessera giusta in tasca”. Tutto il gruppo polemizza con la Giunta comunale ed in particolare con il Sindaco

Carlo Curtaz polemizza in Consiglio comunale di Aosta per l’affaire Leone Rosso

Alla cooperativa Leone Rosso è stato ceduto il ramo d'azienda della cooperativa sociale Proges, riguardante la gestione di importanti servizi nel comune di Aosta, tra cui due asili nido, comunità alloggio per anziani, assistenza domiciliare e nei centri diurni. L'amministratore unico della cooperativa Leone Rosso è anche socio della 3 Bite, la società cooperativa che gestisce la Cittadella dei giovani.

«La 3 Bite ormai mette mano su tutto ciò che movimenta denaro ad Aosta e rasenta la bulimia», ha commentato il consigliere Mario Vietti. «I giovani in questione forse da soli non ce l'avrebbero fatta. Sembrano in qualche maniera assistiti da menti più “mature”, che conoscono bene i meandri della pubblica amministrazione. Il rischio è che un gruppo imprenditoriale stia mettendo le mani sulla città. Se tutto è ineccepibile dal punto di vista del rispetto della normativa, qualche sospetto rimane sulla reale consistenza di questo giro d'affari». La consigliera Iris Morandi ha osservato che da parte della maggioranza si vuole dare alla vicenda un taglio giuridico-amministrativo.

 «Non mi pare corretto», ha commentato Iris Morandi. «Politicamente, la liceità non è sempre requisito sufficiente, soprattutto quando si trattano argomenti così delicati, che fanno nascere molto sospetti nella popolazione. Questi giovani “leoncini” sono stati trattatati con un certo riguardo, in attesa che i loro requisiti fossero in regola. I giovani sono da favorire, ma qui ci sono state corsie preferenziali». Sulla stessa lunghezza d'onda il capogruppo Carlo Curtaz.

Ammettendo di non avere alcuna competenza in tema di diritto amministrativo, ha affermato di voler affrontare la questione da un punto di vista logico: «Com'è possibile che un soggetto, senza requisiti per partecipare all'appalto, li possa comprare? I requisiti devi averli prima di iniziare l'attività, non dopo. Non è questione di sospetti», ha proseguito Curtaz, «in questa vicenda c'è un procedimento preordinato per far acquisire un appalto a una cooperativa, in cui l'appartenenza politica ha prevalso su tutto. Quante volte in quest'aula il sindaco ha vantato l'assoluta trasparenza nel suo operare. Ma la trasparenza non è avere tutte le carte in ordine. Rispetto a questa vicenda c'è una responsabilità morale: ai nostri giovani, insegniamo che se hai la tessera giusta in tasca puoi fare strada. Il sindaco ha avallato un percorso che ha favorito un gruppo a danni di altri. Questo è stato forse il più brutto passaggio nella sua carriera di amministratore», ha concluso Curtaz.

com Red VdAGlocal 10

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