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Consiglio Valle Comuni | 07 settembre 2025, 14:04

Sette settembre, note per ricordare: un concerto per celebrare l’autonomia valdostana

Sulla scia dell’80° anniversario dei Decreti luogotenenziali del 1945, il Teatro Splendor di Aosta ospita Louis Lortie per rendere omaggio alla memoria storica, culturale e politica della Valle d’Aosta

Alberto Bertin, Presidente del Consiglio Valle

Alberto Bertin, Presidente del Consiglio Valle

Questa sera, domenica 7 settembre 2025, Aosta si prepara a un evento che unisce musica e memoria: il concerto “Sette settembre. Note per ricordare”, organizzato dal Consiglio regionale in collaborazione con Lingotto Musica, celebra gli ottant’anni dei decreti luogotenenziali n. 545 e 546, emanati il 7 settembre 1945 dal luogotenente Umberto di Savoia, riconoscendo la specificità storica e culturale della Valle d’Aosta e sancendo la prima forma di autonomia istituzionale.

L’occasione diventa così un momento di riflessione su un percorso di emancipazione e autogoverno che, da settantacinque anni, caratterizza la vita politica e sociale della regione alpina. La scelta del repertorio non è casuale: il pianista franco-canadese Louis Lortie interpreterà le opere di Fryderyk Chopin, compositore la cui musica fonde poesia, identità culturale e tensione verso la libertà, valori intimamente legati al senso dell’autonomia valdostana. Notturni, mazurche, ballate e polacche guideranno il pubblico in un viaggio tra tradizione e universalità, tra radici e orizzonti, proprio come i decreti del 1945 che aprirono la strada a una legislazione autonoma unica in Italia.

L’evento si inserisce in un programma più ampio, che dall’inizio della settimana propone iniziative di approfondimento storico e culturale. Dal 5 al 12 settembre, infatti, Palazzo regionale ospita l’esposizione “Les décrets du Lieutenant du Royaume de 1945 à l’origine de l’autonomie spéciale de la Vallée d’Aoste”, che permette di scoprire documenti originali e fotografie che raccontano la nascita dell’autonomia. A ciò si aggiunge la tavola rotonda del 6 settembre su “Autonomie, frontières, Europe : la (re)définition des États européens après la Seconde Guerre mondiale”, con contributi di esperti come Manuela Ceretta, Paolo Gheda, Antonella Dallou, Anne-Sophie Nardelli-Malgrand e Michel Foucher, in collegamento con Parigi e Chambéry.

“La musica di Chopin, raffinata e intima, riflette il legame tra radici culturali e libertà universale – commenta Marco Bussone, presidente nazionale Uncem – proprio come la Valle d’Aosta ha saputo costruire nel tempo la propria autonomia, difendendo l’identità senza isolarsi dal contesto europeo.” Jean Barocco, consigliere nazionale Uncem, aggiunge: “L’autonomia non è solo una conquista amministrativa, è cultura, responsabilità e capacità di fare rete, un modello anche per le piccole comunità alpine.”

Tra storia, politica e arte, il concerto di questa sera diventa così un’occasione per ricordare che la libertà si costruisce passo dopo passo, nota dopo nota, e che la Valle d’Aosta, con i suoi 80 anni di autonomia, rappresenta ancora oggi un laboratorio di cultura istituzionale e di civiltà alpina. L’ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria su Eventbrite, a testimonianza di un’autonomia che continua a essere condivisa e partecipata dai cittadini.

je.fe.

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