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ATTUALITÀ | 10 agosto 2025, 23:45

Velina Rossonera e Arcobaleno

Cronache semiserie da Palazzo regionale e non solo: indiscrezioni, frecciate e silenzi dal teatrino politico valdostano da mettere in ridicolo

Velina Rossonera e Arcobaleno

C’è un posto in rue De Tillier dove le Betoneghe trovano finalmente pace: La Cave. Punto di osservazione strategico, pare, per intercettare sguardi, bisbigli e mezze frasi che poi diventano perle di gossip politico.
«Mais bien sûr, on voit tout d’ici… même les secrets!», commentano con un sorriso sornione.

Alla fine, il referendum confermativo si è trasformato in un’operazione chirurgica di astensionismo: 16,04% di affluenza. La stragrande maggioranza dei valdostani ha preferito barbecue e gelato. «Mais mon cher, voter en août… quelle idée!», ridono le Betoneghe, già sistemate al loro punto d’osservazione preferito: La Cave in rue De Tillier.

Da lì, con un bicchiere in mano, hanno seguito l’andirivieni (scarso) di chi si è avventurato alle urne. «On a tout vu, et entendu… même les excuses!». E la domanda resta: loro, le Betoneghe, ci saranno andate a votare? «Bien sûr… on vote et on écoute!», replicano maliziose.

Nel frattempo, i miasmi cittadini continuano a fluttuare nell’aria bollente, mentre il profumo elettorale resta un miraggio. E tra un sorso e l’altro, le Betoneghe lanciano l’allarme privacy: nei comunelli, incrociare nomi dei votanti e schede sarà facile come scovare un pettegolezzo. Lo spoglio centralizzato? Non pervenuto.

E mentre la democrazia valdostana si prende una vacanza forzata, da Roma il “modello Meloni” esulta: la montagna è piena, il turismo cresce. Valle d’Aosta sul podio. Eh già, peccato che alle urne la fila più lunga sia stata quella davanti alla griglia del pranzo domenicale.

Le Betoneghe ci saranno andate a votare? Sempre informate di tutto, chissà. «Mais oui, mon cher… on vote et on écoute!», replicano, mentre per il candidato vicesindaco di Aosta hanno già sniffato ogni vicolo, ogni cortile, ogni corridoio.

Intanto, i famosi miasmi cittadini, amplificati dal caldo torrido che ci perseguita, non virano certo verso fragranze elettorali: cose mai viste. E non meno piccante è la questione sollevata dalle Betoneghe sulla privacy: nei comunelli come i nostri, con pochi votanti e nomi segnati uno per uno, incrociare schede e persone sarà un gioco da ragazzi. Spoglio centralizzato? Neanche previsto. L’ufficio elettorale, forse, dovrebbe pensarci… 🤔

E mentre i politici locali sudano (per il caldo o per le urne, fate voi), da Roma ci rassicurano che «non c’è crisi delle vacanze». Anzi, la montagna vola: 6,8 milioni di arrivi stimati, Valle d’Aosta sul podio dietro il Trentino. È il “modello Meloni” che, tra destagionalizzazione e delocalizzazione, combatte persino l’overtourism. Voilà: se non trovate posto al rifugio, chiedete alle Betoneghe, che ormai hanno più prenotazioni di Booking. 

Firmato Le Sentinelle del Tombino – allias Le Betoneghe

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