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Consiglio Valle Comuni | 23 luglio 2025, 14:38

Aiuti post-alluvione, lo Stato impugna la legge: «Colpito il cuore dell’Autonomia»

Il gruppo consiliare Rassemblement Valdôtain lancia l’allarme dopo lo stop del Consiglio dei Ministri alla norma da 8 milioni per i territori alluvionati: «Grave lesione istituzionale. Serve un chiarimento immediato»

Aiuti post-alluvione, lo Stato impugna la legge: «Colpito il cuore dell’Autonomia»

Una legge regionale votata all’unanimità dal Consiglio Valle, pensata per dare risposte urgenti ai Comuni colpiti dalle devastanti inondazioni del 16 e 17 aprile. Otto milioni di euro stanziati per affrontare le conseguenze di un evento calamitoso. Ora, però, quella norma – la legge regionale n. 12 del 2025 – è finita nel mirino del Consiglio dei Ministri, che ne ha deciso l’impugnativa davanti alla Corte Costituzionale.

Un gesto che scuote l’equilibrio istituzionale e che suscita la ferma reazione del gruppo consiliare Rassemblement Valdôtain:

«Si tratta di un atto grave, le cui motivazioni restano da capire – sottolineano i Consiglieri –, ma che incide direttamente su uno dei fondamenti dell’ordinamento repubblicano: il sistema delle autonomie regionali sancito dall’articolo 117 della Costituzione».

Per RV, la decisione romana rischia di compromettere in modo irreversibile il rapporto tra Stato e Regioni: «Scelte di questo tipo alimentano sfiducia istituzionale e incertezza operativa, proprio a scapito delle amministrazioni locali e delle comunità colpite».

Nel mirino del gruppo anche la logica centralista che pare emergere dietro la scelta del Governo: «Ancora una volta – prosegue la nota – si afferma una logica burocratica e accentratrice, dimenticando che l’unità della Repubblica si regge sul riconoscimento delle autonomie territoriali. L’impugnativa di una norma pensata per offrire risposte tempestive impone una seria riflessione sul futuro dei rapporti tra Stato e Regioni, in particolare quelle a Statuto speciale come la Valle d’Aosta».

RV ricorda di aver sollecitato fin da subito il Governo regionale ad agire in piena coerenza con l’ordinamento speciale valdostano: «Già nei giorni successivi all’evento calamitoso – ricordano i Consiglieri – avevamo richiamato l’applicazione della legge regionale n. 5 del 2001 in materia di protezione civile. Oggi ci chiediamo perché non si sia costruita una strategia di intervento autonoma, fondata sulla nostra specificità istituzionale».

Pur sostenendo la legge impugnata come risposta concreta all’emergenza, il gruppo evidenzia l’importanza della coerenza normativa e della piena valorizzazione dello Statuto: «Per noi la leale collaborazione tra i livelli istituzionali non è un principio astratto o a senso unico, ma una condizione imprescindibile, soprattutto nei momenti di crisi».

Infine, un appello al Governo nazionale e un richiamo alla responsabilità: «Ribadiamo il nostro impegno a difesa della nostra Autonomia e della sua piena attuazione – concludono da RV –. Chiediamo al Governo italiano di chiarire al più presto le ragioni di questa impugnativa e di ristabilire un dialogo basato sulla trasparenza e sulla fiducia reciproca. Decisioni unilaterali come questa compromettono non solo il confronto istituzionale, ma anche le legittime aspettative delle comunità locali».

pi/j-p.sa

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