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Consiglio Valle Comuni | 11 luglio 2025, 23:45

Velina Rossonera e Arcobaleno

Cronache semiserie da Palazzo regionale e non solo: indiscrezioni, frecciate e silenzi dal teatrino politico valdostano da mettere in ridicolo

Velina Rossonera e Arcobaleno

C’è chi va in montagna per cercare aria fresca e chi, come la capogruppo di PCP Erika Guichardaz, preferisce arrampicate ben più complesse: quelle istituzionali. Ultima impresa? Rinunciare, con un elegante tuffo carpiato all’indietro, agli spazi per la propaganda referendaria, senza dire nulla a nessuno, come nelle migliori famiglie disfunzionali. Risultato: Rete Civica e Europa Verde, due dei principali promotori del referendum, si sono ritrovati con le mani in mano e i tabelloni elettorali vuoti.
Dalla Segreteria Generale della Regione arriva poi il colpo di grazia: un’interpretazione creativa (chiamiamola così) della dichiarazione della Guichardaz, usata come pretesto per invitare i Comuni a non concedere spazi a chi li aveva richiesti con tutti i crismi. Riccarand e Kratter esclusi per eccesso di formalità.
Insomma, una commedia dell’arte in cui tutti recitano a soggetto, tranne gli elettori che, a questo punto, non sanno più se ridere o strappare le schede. La democrazia partecipativa, in salsa valdostana, finisce per diventare un torneo di sottrazione: meno spazio, meno voce, più silenzio. E intanto c'è chi sogna le urne a scomparsa, tipo illusionismo da festival.

A Roma, invece, tra le carte segrete e i voli di Stato, il Guardasigilli Nordio cerca di convincere il Paese che la deportazione (pardon, rimpatrio) del generale libico torturatore sia stata una specie di incidente burocratico. Un "copia-incolla" andato male, forse.
Peccato che nel frattempo la sua capo di gabinetto, la zarina Bartolozzi, si sia mossa dietro le quinte per chiedere spiegazioni a chi lo stava indagando. Si chiama “interferenza”? “Preoccupazione istituzionale”? O semplicemente governo all’italiana, dove il confine tra giustizia e pasticcio è più sottile della pellicola dei baci Perugina.
L’opposizione, che finalmente ha un caso vero in mano, chiede dimissioni. Ma Nordio ha una sua teoria sull’etica: resisto, dunque governo.

Ci scrivono per dire una cosa molto semplice: perché al centro trasfusionale ci sono comode poltrone da salotto e al day hospital oncologico ci sono sedie dure come sensi di colpa?
Non è una guerra tra poveri, è un appello al buonsenso. Quello che ogni tanto prende ferie, come certi dirigenti.

Nel 2024, in Valle d’Aosta, i reati ambientali sono cresciuti del 164,38%. Mica bruscolini. Qui, tra una discarica abusiva, un cantiere sospetto e un torrente che cambia colore, c’è da iniziare a pensare che la natura non sia solo madre, ma anche matrigna esasperata.
Però nessun arresto. Solo denunce, sequestri blandi e tanto amore per l’ambiente… sulla carta patinata dei depliant turistici.

Riapre la telecabina Pulsé di Cogne, con orari da convento e corse ogni 20 minuti, come se ci fosse il traffico della metro di Tokyo. All’arrivo si può imboccare il “Sentiero Natura”, un anello di 4 km che promette “tratti facili” e “brevi sezioni leggermente più impegnative” — ovvero, per tradurre dal linguaggio promozionale: una passeggiata che parte come una gita scout e finisce con l’ultimo desiderio.
Però i panorami sono “mozzafiato” (frase obbligatoria). Il problema è che il fiato lo perdi già scendendo dalla telecabina, specie se hai pagato il biglietto intero.

In Valle di Gressoney un elicottero ha avuto un “atterraggio pesante”. Traduzione: è andato giù con più convinzione del previsto. Fortuna che il pilota sta bene. Si attende ora che l’incidente venga classificato come “atterraggio creativo non concordato”, una nuova voce utile nei bilanci delle ditte private in quota.

Le Sentinelle del Tombino – alias Le Betoneghe Con i tacchi (di cemento) sempre

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