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Consiglio Valle Comuni | 09 luglio 2025, 14:46

Iniziato l'esame del Rendiconto 2024 e dell'Assestamento 2025 con la relazione del Consigliere Malacrinò

Un avanzo di 277 milioni da investire. Interventi su scuola, impianti a fune, edilizia, turismo, viabilità e sociale: ecco dove vanno le risorse della seconda variazione al bilancio triennale. Malacrinò: “Interventi a 360 gradi in tutti i settori. Investimenti importanti per scuola, turismo, sanità e viabilità”

Antonino Malcrinò

Antonino Malcrinò

Con 79 punti all’ordine del giorno, il Consiglio regionale della Valle d’Aosta si è riunito mercoledì 9 e giovedì 10 luglio per discutere, tra gli altri, due disegni di legge finanziaria: il Rendiconto generale della Regione per il 2024 e l’Assestamento al bilancio di previsione per il 2025.

I lavori si sono aperti con la relazione del Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD), incaricato di illustrare in Aula i contenuti dei due provvedimenti, con particolare attenzione all’Assestamento, composto da 80 articoli e volto a sostenere una vasta gamma di interventi nei settori chiave dell’amministrazione regionale.

«Il Rendiconto 2024 chiude con un risultato di amministrazione di 479 milioni di euro – ha spiegato Malacrinò –. Al netto degli accantonamenti di legge, l’avanzo disponibile è pari a 277 milioni, risorse che vengono utilizzate per spese di investimento nella legge di assestamento.»

Tra gli interventi principali, spiccano quelli destinati agli enti locali: «64 milioni per la finanza locale – ha detto Malacrinò –, di cui 7,15 milioni per l’edilizia scolastica. Tra i contributi straordinari segnalo: 10 milioni al Comune di Courmayeur per la nuova sede del liceo linguistico, 852mila euro a Donnas per varianti nei lavori della scuola Grand-Vert, 500mila euro a Pont-Saint-Martin per uno studio su una struttura scolastica legata a sport e montagna.»

Non mancano i progetti di riqualificazione urbana: «9,7 milioni vanno al Comune di Aosta per via Sant’Orso, la Collegiata, la struttura per anziani di via Brocherel e la pavimentazione stradale.»

«Abbiamo previsto investimenti sul patrimonio storico e culturale – ha aggiunto Malacrinò –. 600mila euro per l’illuminazione di Castel Savoia e Issogne, 200mila euro per nuove opere al Castello Gamba, e 615mila per il riallestimento del Museo archeologico regionale di Aosta

Per il turismo invernale e gli impianti a fune, il relatore ha parlato di 50 milioni di euro destinati a «sicurezza, ammodernamento e innevamento artificiale», con interventi su 16 impianti e finanziamenti anche per lo sci nordico. «È confermato anche per il 2025 il contributo per il monitoraggio del permafrost allo Skyway, per 1,5 milioni di euro.»

Sul fronte della viabilità, Malacrinò ha elencato «9,7 milioni per strade e ponti nei Comuni di Valtournenche, Issogne, Cogne, Doues e Arvier», oltre a un’integrazione di 1,4 milioni per la rotatoria di Pont-Saint-Martin.

Rilevante anche il pacchetto ambientale e idrogeologico: «Sono previsti 6,9 milioni per calamità naturali, misure per la sicurezza del Ru Neuf ad Aymavilles, e 1,5 milioni all’Ente Parco Mont Avic per l’acquisto della nuova sede operativa.»

Per il settore sanitario, Malacrinò ha annunciato: «700mila euro all’USL per il nuovo centro traumatologico di La Thuile, 1,5 milioni all’Istituto zooprofilattico e 900mila euro per il numero unico europeo 116117. Inoltre, aumentiamo di 2 milioni di euro la spesa per l’assistenza agli anziani inabili e disabili, per rispondere alla crescente domanda delle Unités.»

In tema economico, il relatore ha citato «13 milioni a Finaosta per mutui agevolati legati alla casa e all’efficientamento energetico» e un aumento della dotazione per il turismo: «13 milioni di tetto massimo per mutui a tasso agevolato al settore ricettivo.»

«Per l’agricoltura – ha proseguito – 3,7 milioni per consorzi di miglioramento fondiario, per le aziende agricole e per la sistemazione degli alpeggi.»

«Si tratta di un Assestamento ambizioso – ha concluso Malacrinò – che punta a rafforzare la coesione sociale, sostenere le imprese e migliorare la qualità della vita dei valdostani, anche attraverso un uso strategico delle risorse disponibili.»

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