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CULTURA | 15 maggio 2025, 12:07

Charvensod riabbraccia i suoi Caduti: "Oltre il tempo" il dolore diventa memoria

Charvensod si prepara a vivere due giorni di memoria e commozione: le spoglie di cinque Caduti tornano a casa, accolte da una comunità che non dimentica. Parole, musica, giovani e anziani uniti in un unico, profondo abbraccio oltre il tempo. Una cerimonia che non è solo commemorazione, ma atto d’amore per la libertà conquistata con il sacrificio. “Li abbiamo attesi. Ora li accogliamo. Li portiamo dentro. Per sempre.”

Charvensod riabbraccia i suoi Caduti: "Oltre il tempo" il dolore diventa memoria

Ci sono giornate che attraversano il tempo. E poi ci sono abbracci che il tempo non spezza. Il 23 e 24 maggio, Charvensod non si limiterà a commemorare. Charvensod riabbraccerà. Guido Saba, Ives Pellissier, Luigi Vazier, Giuseppe Donzel e Maurizio Lucianaz torneranno a casa, dentro la terra che li ha cresciuti, protetti e poi pianti. E ora li onora, completando un cammino iniziato con il Memoriale dei Caduti e che oggi trova la sua pienezza: "Oltre il tempo", appunto.

Un evento che sarà insieme raccoglimento e rinascita civile, pietà e orgoglio. Le spoglie di Guido Saba, Ives Pellissier e Luigi Vazier giungeranno venerdì 23 maggio nella Sala consiliare del Municipio. Dalle 14.30 alle 17.30, saranno esposte per l’omaggio della comunità. Poi, come un passaggio di testimone tra memoria e futuro, si accenderanno parole e musica.

Alle 18 a Roulaz, l’iniziativa “Musica e parole per Guido Saba” darà voce a testimonianze che raccontano il coraggio di un giovane fucilato 80 anni fa. Alle 21, sempre in Sala consiliare, sarà la volta della “Veglia con e per i Caduti”, curata da Le Digourdì, con la musica di Silvana Bruno e la partecipazione degli studenti del Liceo classico di Aosta, premiati al concorso “Cesare Dujany”. Giovani che leggono di altri giovani: “Chi racconta tiene vivo”, dice una delle studentesse, Anna Covolo, “e quando leggiamo le parole di chi ha resistito, sentiamo che il loro coraggio diventa anche nostro”.

Sabato 24 maggio, la commemorazione assumerà la solennità che si deve ai grandi momenti della storia collettiva. Alle 10 il corteo partirà dal Municipio verso il Monumento ai Caduti. Poi l’Alzabandiera, la Santa Messa, e infine l’inumazione nel Memoriale: un ritorno alla terra, ma anche alla storia.

«Con questa iniziativa portiamo a compimento un percorso iniziato diversi anni fa – dichiara il sindaco Ronny Borbey –. Un percorso nato per ricordare i nostri Caduti, perché solo con il ricordo è possibile tenere viva la memoria di persone che hanno dato la loro vita per il bene più importante che abbiamo: la libertà».

Parole che si fanno carne nella pietra del memoriale, dove verranno apposte le nuove targhe per Giuseppe Donzel e Maurizio Lucianaz. Non semplici nomi, ma orme che il tempo non cancella.

«Il sacrificio di questi uomini – aggiunge il sindaco Ronny Borbey – non è retorica. È radice. È la base su cui abbiamo costruito la democrazia, il pluralismo, il diritto di dissentire, perfino di dimenticare. Ma noi, oggi, scegliamo di ricordare».

E allora ricordiamo. Guido Saba, fucilato a vent’anni, partigiano della libertà. Ives Pellissier, ucciso nel 1944. Luigi Vazier, caduto per mano nazifascista. Giuseppe Donzel, vittima del rastrellamento. Maurizio Lucianaz, che non tornò mai più. Cinque volti, cinque destini, un unico messaggio che il paese rilancia forte: non c’è futuro senza memoria.

“Li abbiamo attesi. Ora li accogliamo. Li portiamo dentro. Per sempre”, sussurra un’anziana donna, guardando le lapidi. Non serve aggiungere altro.

pi.mi.

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