Il 16 aprile 2025 le Lavoratrici e i Lavoratori del Grand Hotel Billia hanno approvato all’unanimità l’accordo integrativo aziendale, frutto di una trattativa lunga e complessa che ha visto protagonisti l’azienda, le rappresentanze sindacali unitarie (RSU) e le organizzazioni di categoria. Una trattativa che si è svolta in un clima ancora segnato dagli strascichi del Concordato Preventivo della Casino de la Vallée Spa, conclusosi ufficialmente il 31 dicembre 2024.
L'accordo arriva dopo un confronto serrato, nel quale non sono mancate divergenze interne alle stesse sigle sindacali. La Filcams CGIL, infatti, ha scelto di non firmare, rompendo di fatto l’unità del fronte sindacale.
«Abbiamo scelto la responsabilità – afferma Raffaele Statti, segretario UILTuCS Valle d’Aosta (nella foto) – anche accettando alcune deroghe richieste dall’azienda, pur di portare a casa risultati concreti per i lavoratori. Non è stato semplice, ma alla fine l’intesa è arrivata e l’assemblea l’ha approvata all’unanimità, un segnale forte e importante.»
Il nuovo integrativo prevede, oltre all’introduzione del premio di risultato triennale (2025-2027), anche una serie di misure che riguardano direttamente l’organizzazione del lavoro e la stabilizzazione occupazionale: assunzioni a tempo determinato, gestione del personale stagionale, deroghe ai riposi giornalieri per necessità operative e – soprattutto – la stabilizzazione di 18 lavoratori.
Una delle novità più rilevanti è proprio il premio di risultato, che per quest’anno sarà erogato già nel mese corrente al 70% dell’importo concordato, proporzionalmente anche per i lavoratori part time. A partire dal 2026, il premio legato all’anno 2025 sarà calcolato e versato per intero.
Statti sottolinea come l’accordo rappresenti «un passo in avanti non solo in termini economici ma anche sul piano del riconoscimento professionale. Le lavoratrici e i lavoratori del settore alberghiero hanno dimostrato una dedizione straordinaria: è giusto che il loro impegno trovi un riscontro tangibile».
Sul fronte del benessere aziendale, l’accordo apre una porta importante: a marzo 2026 inizierà il confronto per l’introduzione di strumenti di welfare aziendale, ulteriore segnale di un nuovo corso nelle relazioni industriali.
Intanto, la proprietà continua a investire nel rilancio delle strutture: il Grand Hotel Billia registra incrementi di fatturato, a conferma di una ripresa che comincia a farsi concreta. Ma il clima resta cauto, e in certi ambienti non si nasconde la preoccupazione per la tenuta dell’unità sindacale. L’assenza della CGIL dal tavolo della firma è un campanello d’allarme che non può essere ignorato.
Resta, però, un dato di fatto: l’assemblea dei lavoratori ha scelto compatta di dare fiducia a questo nuovo corso. Ora la sfida è trasformare questo accordo in un volano di stabilità e valorizzazione del capitale umano, vero cuore pulsante della rinascita del settore alberghiero valdostano.