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ECONOMIA | 20 maggio 2025, 14:06

Più potere ai comuni e regole semplificate in materia urbanistica

La III Commissione dà il via libera al disegno di legge: Jordan parla di "scelta federalista", ma l’opposizione si astiene

Più potere ai comuni e regole semplificate in materia urbanistica

Una riforma attesa da tempo che tocca il cuore del governo del territorio. Con un impianto normativo più snello, ma anche una forte riaffermazione del ruolo dei Comuni. La III Commissione consiliare "Assetto del territorio" ha dato oggi, martedì 20 maggio 2025, parere favorevole a maggioranza al disegno di legge regionale che aggiorna le disposizioni in materia di urbanistica ed edilizia. Si sono astenuti i gruppi Lega Vallée d’Aoste, Rassemblement Valdôtain e Progetto Civico Progressista.

Il testo – 54 articoli depositati dalla Giunta lo scorso 31 marzo – interviene sulla legge regionale n. 11 del 1998, la colonna vertebrale dell’urbanistica valdostana, con l’obiettivo di adattarla alle nuove esigenze amministrative, tecniche e ambientali. Due i relatori incaricati: Corrado Jordan (UV) per la maggioranza e Luca Distort (Lega VdA) per la minoranza.

«Questo disegno di legge – spiega Jordan – rappresenta un passo importante verso una maggiore chiarezza, efficienza e modernità nella normativa urbanistica regionale, con l'obiettivo di rafforzare ulteriormente il patrimonio edilizio esistente.»

Non si tratta di una semplice manutenzione normativa. Il provvedimento mira a semplificare le procedure di pianificazione, riducendo tempi e burocrazia per cittadini, tecnici e imprese, senza rinunciare ai presidi di qualità e sostenibilità. Al centro, il principio della sussidiarietà e dell’autonomia comunale.

«Al di là della competenza primaria che spetta alla Regione – continua Jordan (nella foto) – si è voluto riaffermare il ruolo centrale dei Comuni nell'attività di governo del territorio e delle scelte che ne derivano. È una scelta coerente con la nostra visione federalista, che punta sulla ripartizione delle responsabilità tra i diversi livelli istituzionali, nel pieno rispetto dell’autonomia locale.»

Un’impostazione accolta con prudenza da parte delle opposizioni. L'impegno e l’ascolto in Commissione – dove sono stati coinvolti enti locali, Ordini professionali e associazioni di categoria, come ha ricordato il presidente Albert Chatrian, per il quale «Il percorso di analisi del testo di legge è frutto di un importante lavoro all'interno della Commissione consiliare che ha visto il coinvolgimento degli enti locali, degli Ordini professionali, delle associazioni di categoria", ha permesso di aggiornare e semplificare le regole e i procedimenti amministrativi che riguardano la pianificazione del territorio e le trasformazioni edilizie.» 

La Lega VdA ha preferito non esprimere voto favorevole; "L’urbanistica – osserva Luca Distort – non è semplicemente una materia tecnica, ma è fondamentalmente politica: esprime la visione che il legislatore ha sul futuro del territorio e delle comunità. Questo disegno di legge presenta una serie di modifiche di dettaglio alla prospettiva urbanistica della legge 11/1998, senza cambiarne la visione, ormai superata e da riscrivere completamente. Da qui, la nostra astensione".

Il disegno di legge punta su alcune direttrici operative fondamentali:

Snellimento delle procedure urbanistiche e edilizie: meno passaggi burocratici e maggiore semplificazione nelle fasi di autorizzazione e approvazione.

Rafforzamento del ruolo dei Comuni: ritorno al centro dell’attività pianificatoria locale, anche attraverso strumenti urbanistici comunali più flessibili.

Aggiornamento dei criteri per il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, con attenzione particolare agli interventi di rigenerazione urbana.

Allineamento con i principi europei e nazionali su sostenibilità, consumo di suolo e resilienza ambientale.

Con l’approvazione in Commissione, il testo si avvia ora verso l’esame dell’Aula. Sarà quello il vero banco di prova politico. Ma un fatto è certo: la Valle d’Aosta apre una nuova pagina nel governo del territorio, tra semplificazione, autonomia comunale e visione riformista.

an.fe.

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