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Aosta Capitale | 19 settembre 2024, 14:10

STRAORDINARIA AMMINISTRAZIONE

Tutti dovrebbero fare il sindaco per una settimana: sarebbero più prudenti quando sparano sentenze sui social…

STRAORDINARIA AMMINISTRAZIONE

Ma non potevano usare quei soldi per tappare i buchi nelle strade?

Questa è una delle frasi ricorrenti tra cittadini che, comprensibilmente, applicano anche alle amministrazioni pubbliche le regole della buona gestione vigenti nelle economie familiari. Infatti, quando in una famiglia si percepisce uno stipendio, quando si introitano delle somme, queste possono essere liberamente destinate a coprire spese di beni di consumo, ovvero non durevoli (facciamo la spesa, paghiamo le bollette ecc…) oppure a investimenti familiari di lunga durata (ci compriamo un divano, un nuovo cellulare ecc…): di norma, si privilegiano le prime e poi, con denaro risparmiato nel tempo, si procede con le seconde; a meno che non si rompa la lavatrice e occorra sostituirla con urgenza. In questo caso, se non abbiamo soldi da parte, procediamo con accendere un prestito con rateizzazione che farà parte, da quel momento in poi, delle spese correnti. Ecco la prima distinzione che in famiglia è flessibile e nell’amministrazione pubblica no: parte investimenti (strade, infrastrutture, beni durevoli vari) e parte corrente (stipendi, mutui, utenze, spese per beni effimeri ecc…) sono due bacini di risorse differenti e non comunicanti, non possono transitare da un paniere all’altro, se non in un preciso momento dell’anno, dopo avere constatato che non tutti i soldi destinati alle spese correnti sono stati spesi nell’esercizio finanziario precedente: ho speso meno soldi del previsto per pagare la corrente elettrica nel 2024, allora li posso utilizzare nel 2025 per asfaltare una strada.

Non è tutto.

Le entrate per un ente pubblico non sono tutte uguali: esistono trasferimenti da Stato o Regione che non hanno una indicazione di spesa specifica, sono senza vincolo di destinazione; in altri casi, per esempio i fondi europei o anche enti privati hanno un vincolo preciso, possono essere spesi unicamente per realizzare una specifica nuova opera, una riqualificazione o per garantire un servizio innovativo. In questo caso, se si accettano le proposte di finanziamento, si deve realizzare quanto previsto da chi destina le risorse, pena la perdita delle stesse.

Questa è la ragione per cui non si potevano utilizzare i fondi europei per il rafforzamento della mobilità ciclistica per asfaltare strade e marciapiedi. Tali fondi guardano avanti rispetto alla nostra vita passata fino a oggi, ma hanno radici antiche. Mio padre viveva nelle colline toscane e, a 14 anni, lavorava in città, a Lucca, a 12 chilometri di distanza. Unico mezzo di trasporto: una sgangherata - eppure curata come un animale d’affezione – bicicletta, senza pedalata assistita. E quando era in compagnia, cantava a squarciagola per gridare al mondo d’essere vivo, di essere parte del mondo. Abbiamo progressivamente disumanizzato le nostre città coprendo i nostri canti con i rumori di auto, abbiamo annerito le nostre gole respirando gas di scarico, ci siamo ammalati di più e di malattie che erano rare un tempo non solo perché sopraffatte da infezioni più devastanti che abbiamo debellato, ma soprattutto perché l’ambiente era meno stravolto dai nostri invadenti desideri.

È ora di tornare indietro per andare avanti, progressivamente, con pazienza e un po’ di fiducia.

Credetemi, sono soldi ben spesi.

Gianni Nuti sindaco di Aosta

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