/ Le Messager Campagnard

Le Messager Campagnard | 29 settembre 2023, 11:29

Dai cambiamenti climatici effetti positivi per la viticoltura

Celi 'Con qualche grado in più di temperatura, le nostre uve godono di una maturazione superiore, dando vita a un prodotto finale di qualità eccezionale'

Dai cambiamenti climatici effetti positivi per la viticoltura

Come recita un antico proverbio, "Non tutto il male vien per nuocere", e sembra che i cambiamenti climatici stiano dimostrando questa affermazione nel mondo della viticoltura eroica. In un contesto dove la lotta contro le avversità è una costante, il riscaldamento globale sta portando un inatteso vantaggio.

Recenti osservazioni nel settore della viticoltura eroica, particolarmente nelle alture, rivelano che l'aumento delle temperature sta innescando un'interessante rivoluzione.

Durante il Mondial des Vins Extrêmes, l'acclamato concorso internazionale dedicato a queste imprese vinicole eroiche, le cui fasi di selezione sono in corso inValle d'Aosta, è emerso un dato sorprendente: il clima in evoluzione sta sorridendo alle uve dei vigneti più alti.

Il presidente del Cervim, Stefano Celi, non ha potuto fare a meno di sottolineare questa tendenza. Con un sorriso, ha commentato: "Cambiamenti climatici positivi per i vini estremi? Bene, diciamolo a bassa voce. Rispetto alla viticoltu ra tradizionale in pianura e collina, possiamo davvero ritenere che la fortuna ci stia sorridente. Con qualche grado in più di temperatura, le nostre uve godono di una maturazione superiore, dando vita a un prodotto finale di qualità eccezionale.

"La viticoltura eroica, così come i vini che partecipano al Mondial des Vins Extrêmes, è caratterizzata da vigneti che affrontano sfide strutturali uniche. Queste sfide includono altitudini superiori a 500 metri sul livello del mare, pendenze del terreno superiori al 30%, sistemi viticoli su terrazze o gradoni e viticoltura in piccole isole. Celi (nella foto) fa notare un punto interessante: "E se le temperature medie dovessero continuare a salire, abbiamo sempre la possibilità di scalare ancora più in alto sulle montagne.

Tuttavia, è importante sottolineare che la siccità rappresenta un problema anche per la viticoltura di montagna, come abbiamo sperimentato l'anno scorso. La viticoltura eroica si trova di fronte a costi di manodopera notevolmente più elevati.

Pensate solo che per coltivare un ettaro di vigneto in pianura servono 100 ore di lavoro all'anno, mentre nello stesso ettaro di montagna si può arrivare a richiedere da un minimo di 600 a 1200 ore di manodopera annuale."In conclusione, sembra che i cambiamenti climatici stiano offrendo un'opportunità inattesa alla viticoltura eroica, dimostrando che, nonostante le sfide, la natura ha ancora modi sorprendenti di sorprendere e adattarsi alle sfide che le si presentano.

pi/cht

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore