La Giornata delle Api, celebrata sabato 17 maggio 2025, ha attirato una folta partecipazione in tutta la Valle d’Aosta, confermandosi un’occasione preziosa per avvicinare il pubblico al mondo dell’apicoltura. L’iniziativa, promossa dall’Assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali in collaborazione con il Consorzio apistico regionale e il Comune di Châtillon, ha saputo unire informazione, scoperta e divertimento in una cornice partecipata e attenta alla sostenibilità.
Il cuore della mattinata si è svolto a Châtillon, dove i visitatori hanno potuto compiere un vero e proprio viaggio nella storia dell’apicoltura, con visite guidate al Parco Passerin d’Entrèves, alla Chiesa parrocchiale e al Museo del miele. Il confronto tra gli strumenti antichi e le moderne tecniche di allevamento delle api ha offerto spunti interessanti anche per i non addetti ai lavori, in un contesto che valorizza il patrimonio agricolo e culturale valdostano.
A Quart, al Vivaio Forestale Regionale Abbé Henry, si è tenuto un momento significativo con la consegna degli attestati ai 25 nuovi apicoltori che hanno completato il corso base, segno tangibile di un rinnovato interesse verso un mestiere antico e oggi più che mai strategico per l’ambiente e l’agricoltura. L’assessore all’Agricoltura Marco Carrel ha sottolineato il valore della formazione come pilastro per la crescita del comparto e ha ricordato la figura di Guido Francesconi, pioniere dell’apicoltura valdostana.
Nel pomeriggio, l’iniziativa ha preso una piega festosa e inclusiva, con laboratori tematici, animazioni per i più piccoli e attività ludiche promosse dal GAL Valle d’Aosta, che hanno portato le famiglie a scoprire il mondo delle api in modo coinvolgente. Particolarmente apprezzato anche il concorso fotografico “Apicoltura: api, mieli e territorio”, che ha premiato gli scatti più suggestivi capaci di cogliere l’intimo legame fra insetti impollinatori, flora alpina e paesaggio.
I premiati del concorso
Il Terzo Concorso fotografico “Apicoltura: api, mieli e territorio”, ha messo in luce, attraverso le immagini, il forte legame tra ambiente, biodiversità e cultura del miele. Il primo premio è andato a Stefano Demaio e alla sua ape che riposa fra due petali di rosa ; seconda classificata l’ape che sugge il polline dal disco centrale di una margherita, di Solange Pasquettaz e terzo premio per Mattia Porchiero con il suo imenottero ‘abbarbicato’ su un fiore.
A conclusione della giornata, l’esperienza sensoriale ha preso il sopravvento grazie a un percorso guidato di degustazione del miele millefiori della Valle d’Aosta. L’iniziativa ha permesso di scoprire le sfumature organolettiche di sei diverse tipologie locali: dal miele di castagno, intenso e amarognolo, a quello di rododendro, più chiaro e delicato, passando per il miele di tiglio, di tarassaco, di melata e di flora alpina. Le confezioni per la degustazione sono andate esaurite in poco tempo, confermando la crescente curiosità e attenzione verso la qualità delle produzioni locali.
Foto repertorio
Attualmente in Valle d’Aosta si contano circa 15 mila alveari attivi, gestiti da poco più di 600 apicoltori. La produzione media annua si aggira attorno alle 90 tonnellate di miele, anche se le quantità possono variare sensibilmente in base all’andamento climatico. I mieli più rappresentativi del territorio sono quelli di millefiori alpino, rododendro, castagno, tarassaco e, in alcune annate, acacia nelle zone più basse della regione. Si tratta di prodotti non solo apprezzati per il gusto, ma anche per il valore identitario che portano con sé, espressione della biodiversità floreale valdostana.
La Giornata delle Api 2025 si chiude così con un bilancio positivo, rafforzando la consapevolezza pubblica sull’importanza delle api come sentinelle della salute ambientale e sulla necessità di proteggere gli ecosistemi attraverso pratiche agricole rispettose e partecipate. L’impegno dell’Assessorato e delle realtà coinvolte ha dimostrato che divulgazione e sostenibilità possono camminare insieme, portando benefici concreti al territorio e alle generazioni future.
Fammi sapere se lo vuoi anche in francese o con un titolo più "emozionale", oppure se vuoi allegarci una fotogallery o infografica sulle tipologie di miele valdostano.