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AGRICOLTURA | 28 maggio 2025, 12:33

Il vino come voce della terra: dalla vite all’esperienza sensoriale

Il Consorzio Vini Valle d’Aosta rilancia due eventi estivi che intrecciano gusto, paesaggio e cultura: “Cantine Gourmet” a Cogne e “Vini in Vigna” nella Bassa Valle

Il vino come voce della terra: dalla vite all’esperienza sensoriale

Un filo sottile e profumato unisce la vigna alla narrazione di un territorio, è il vino. Non un semplice prodotto, ma una vera e propria espressione identitaria. A confermarlo, ancora una volta, è il Consorzio Vini Valle d’Aosta che annuncia due nuovi appuntamenti estivi dedicati all’enoturismo: Cantine Gourmet, in programma a Cogne dal 6 all’8 giugno, e Vini in Vigna, previsto per il 9 agosto nella Bassa Valle.

Due eventi, due format immersivi, un’unica ambizione: raccontare la Valle d’Aosta attraverso il calice, la convivialità e il paesaggio. «Il vino – sottolineano dal Consorzio – è un patrimonio che va vissuto. Non basta più degustarlo: bisogna ascoltarlo, camminarci dentro, percepirne il respiro». Ecco allora che il linguaggio dell’enoturismo si arricchisce di esperienze, connessioni e storie da condividere.

Cantine Gourmet, organizzato in collaborazione con il Consorzio operatori turistici di Cogne, si svolgerà al Museo Etnografico Gérard Dayné e nei locali della località alpina. Un itinerario di degustazione diffusa che coinvolgerà ristoratori, albergatori e produttori vitivinicoli, incrociando calici e sapori con piatti del territorio. Il 6 giugno, l’evento si aprirà con un incontro per gli addetti ai lavori (14-16) e proseguirà dalle 17 con una cena itinerante tra le vie del borgo. Il 7 e 8, spazio alle visite guidate, alle degustazioni e agli assaggi di prodotti tipici.

Poco più in là nel calendario, il 9 agosto, sarà invece la volta di Vini in Vigna, che punterà su un approccio ancora più “immersivo”. Banchi d’assaggio tra i filari, arte en plein air, passeggiate tra i vigneti e dialoghi diretti con i produttori: l’occasione ideale per scoprire la cultura viticola valdostana nel suo habitat naturale.

A fare da regia a queste iniziative c’è il Consorzio Vini Valle d’Aosta, nato nel 2022 ma forte di un’eredità importante: quella di Vival, l’Associazione Viticoltori Valdostani che per anni ha garantito la tutela e la promozione dei vini DOC regionali. Oggi il Consorzio riunisce 48 aziende e rappresenta il 97% della produzione DOC locale, pari a circa 1,8 milioni di bottiglie l’anno.

Un impegno che va ben oltre il marketing: si tratta di presidiare il territorio, di custodire paesaggi e tradizioni, di fare cultura. «Ogni bottiglia racconta una storia – spiegano i rappresentanti del Consorzio – e ogni storia ha bisogno di essere ascoltata con i sensi ben aperti. Il nostro obiettivo è che i visitatori portino a casa un’esperienza, non solo un vino».

Con queste due manifestazioni, il Consorzio riafferma la centralità del vino come chiave di lettura del territorio valdostano: una terra aspra e generosa, dove la viticoltura eroica sfida le pendenze e il clima per dar vita a etichette autentiche e sempre più apprezzate anche oltre i confini regionali.

Dalla vigna alla tavola, passando per l’anima di chi coltiva e crede in questa terra: in Valle d’Aosta, l’estate si annuncia profumata di mosto, bellezza e racconti da bere.

marco duvin

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