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Aosta Capitale | 26 marzo 2023, 20:29

Nuti 'Sgarbi tifa Orvieto ma la scelta non sarà politica'

Aosta partecipa all'avventura per volontà dell’intero consiglio comunale rappresentato nella delegazione bipartisan presente a Roma. Da domani le audizioni delle 10 finaliste. Ecco chi sono.

Gianni Nuti, sindaco di Aosta

Gianni Nuti, sindaco di Aosta

"Noi partecipiamo a questa avventura per volontà dell’intero consiglio comunale rappresentato nella delegazione bipartisan presente a Roma, e lo facciamo perché crediamo al valore della cultura come strumento di crescita collettiva e volano economico importante per la nostra città, che amiamo al di là delle appartenenze politiche di ciascuno". Il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, replica con la sua consueta diplomazia e una non comune educazione, al sottosegretario Vittorio Sgarbi è ha fatto della scelta della Capitale della Cultura 2025 una questione politica; una qustione di destra e sinistra.

"Il dossier e lo stile con il quale esporremo la nostra progettualità - rimarca Nuti -sono il frutto di un pensiero condiviso con gli operatori culturali del territorio, delle istituzioni e degli enti pubblici specializzati oltre che con tutti gli enti locali e la Regione, raccolti con impegno e passione autentica da amministratori che cercano buone idee e i modi più appropriati per esprimerle e poi realizzarle senza partigianerie, se mai ispirati dall’amore per il bello. Questo è già un patrimonio che nessuno potrà negare".

Nuti è comunque convinto che la commissione sceglierà la città capitale sulla base della qualità dei dossier presentati e sulla capacità di esporli e di difenderne la sostenibilità. "Se altre città presenteranno una proposta migliore o se prevarranno altre logiche - aggiunge Nuti - ce ne faremo una ragione e assicureremo comunque ai nostri cittadini che gli sforzi, anche economici, compiuti per realizzare questo progetto non andranno sprecati, ma si trasformeranno nella road map delle politiche culturali di Aosta per il prossimo triennio, sperando che l’aiuto dell’intera comunità non venga meno".

Questa volta è Aosta a poter dire all'esponente della destra (destra valdostana che si è ben guardata dal difendere la candidatura di Acosta, ndr.) capra capa capra.

Le audizioni dei 10 progetti finalisti per la selezione della Capitale italiana della Cultura 2025 si terranno a Roma nei giorni 27 e 28 marzo 2023, a differenza di quanto precedentemente comunicato.

Le città selezionate, Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant'Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L'Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia) dovranno presentare il loro progetto che sarà sottoposto alla valutazione di una commissione di sette esperti di chiara fama nella gestione dei beni culturali.

La città vincitrice, grazie anche al contributo statale di un milione di euro, potrà mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità.“Sono orgoglioso che quell’intuizione della Capitale della Cultura, in questi anni, sia cresciuta di edizione in edizione dimostrando quanto la progettazione, la programmazione, la condivisione con le realtà locali sia  fondamentale per lo sviluppo dei territori. E’ significativo notare, nelle ultime edizioni, la partecipazione di città anche di piccole dimensioni, a dimostrazione che questo riconoscimento sia diventato una grande opportunità che, come dimostrano i dati, assicura ritorni in termini di visibilità, di pubblico e, quindi, anche di turismo e occasioni di sviluppo”.

Il titolo di Capitale Italiana della Cultura nasce dalla vivace e partecipata competizione che culminò il 17 ottobre 2014 nella designazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. L’impegno, la creatività e la passione che avevano portato le sei finaliste a costruire dei dossier di candidatura di elevata qualità progettuale convinsero il Governo a proclamare le altre cinque concorrenti, ossia Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, Capitali Italiane della Cultura 2015 e a indire contestualmente una selezione per individuare, a partire dal 2016, la città meritevole di questo titolo.

La prima prescelta fu Mantova, a cui seguirono Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 e Parma nel 2020, titolo prorogato anche nel 2021 a causa dell’emergenza pandemica. L’edizione del 2022 è andata a Procida, nel 2023 è turno di Bergamo e Brescia mentre nel 2024 andrà a Pesaro.

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