L'Amministrazione ha diffuso un comunicato ufficiale per spiegare dettagliatamente come e perché i costi della gestione dei rifiuti sono aumentati e per ribadire che la tanto discussa "tariffa puntuale", che premia chi differenzia di più, è ancora valida, nonostante le accuse di disattendere le aspettative.
La polemica è esplosa dopo l’adozione, nel novembre 2024, del nuovo sistema di tariffazione per la raccolta dei rifiuti in città. La Lega ha accusato l'Amministrazione Nuti di aver promesso uno sconto ai cittadini virtuosi che avrebbero differenziato meglio i rifiuti, ma di aver invece aumentato la Tari in modo consistente (circa il 20%). In particolare, Spirlì ha sostenuto che la "tariffa puntuale", che avrebbe dovuto premiare chi faceva la raccolta differenziata in maniera corretta, non avrebbe mai visto la luce e che i cittadini avrebbero pagato più caro per un servizio che non avrebbe migliorato.
L’Amministrazione comunale, attraverso il comunicato dell’assessore all’Ambiente Loris Sartore, ha voluto smontare ogni accusa, spiegando che l’aumento della Tari è dovuto a fattori indipendenti dalla nuova formula di raccolta. Sartore ha sottolineato che il costo del servizio di gestione dei rifiuti è aumentato per ragioni economiche oggettive. In primis, l’inflazione che ha colpito ogni settore, dall’aumento dei prezzi delle materie prime, dell’energia e dei carburanti, fino agli adeguamenti salariali necessari per le aziende che gestiscono la raccolta. Inoltre, Sartor ha spiegato che anche i costi per il conferimento dei rifiuti nella discarica di Brissogne sono aumentati, un effetto che ha inciso sui costi di tutti i comuni della regione, non solo di Aosta.
Ma il comunicato dell'Amministrazione ha anche voluto fare chiarezza sulla vera natura della "tariffa puntuale". Contrariamente a quanto affermato dalla Lega, la tariffa che entrerà in vigore nel 2025 non ha l’obiettivo di far pagare di più i cittadini virtuosi, ma al contrario, di premiare coloro che differenziano correttamente i rifiuti, riducendo la produzione di "Rifiuti Urbani Residui" (RUR). La nuova tariffa, infatti, è composta da tre voci: una quota fissa basata sulla superficie dell’abitazione e sul numero di occupanti, una quota variabile che dipende dalla quantità di rifiuti differenziati e, infine, una quota variabile che si applica solo a chi supera i quantitativi minimi stabiliti per i rifiuti residui.
Contrariamente a quanto suggerito da Spirlì, l’Amministrazione ha ribadito che la promessa fatta ai cittadini di premiare la raccolta differenziata non è stata tradita. Il comunicato ha confermato che "meno rifiuti urbani residui produci e meno paghi", sottolineando che chi farà una buona differenziata, senza eccedere nella produzione di rifiuti residui, non vedrà aumenti nelle sue tariffe. Anzi, coloro che seguiranno correttamente le indicazioni per la differenziata vedranno ridursi i costi grazie alla riduzione dei svuotamenti dei contenitori per i rifiuti residui.
L’Amministrazione ha inoltre chiarito che le lamentele sui costi della Tari derivano da una lettura superficiale dei dati e da una comprensione imprecisa delle nuove modalità di calcolo. "La tariffa puntuale è una misura che, se correttamente applicata, porterà a una riduzione dei costi a lungo termine", ha ribadito Sartore. "La città non ha mai avuto un sistema di raccolta differenziata così efficace e con il tempo, la cittadinanza imparerà a differenziare meglio, riducendo la quantità di rifiuti residui e quindi abbattendo i costi."
L’aumento della Tari, quindi, non è frutto di un fallimento del sistema, ma di un contesto economico che ha visto crescere i costi del servizio. Gli aggiornamenti del Piano Economico Finanziario (PEF) per il biennio 2024-2025, approvati dal Consiglio comunale, hanno messo nero su bianco l’inevitabilità di questi aumenti, necessari per coprire i costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani, che sono passati da 6,6 milioni di euro nel 2023 a oltre 8 milioni di euro nel 2024, e a 8,5 milioni nel 2025.
L’Amministrazione ha voluto evidenziare che la vera sfida per la città di Aosta è quella di educare la popolazione alla corretta gestione dei rifiuti, affinché la differenziazione diventi un’abitudine radicata, in grado di ridurre il volume dei rifiuti residui e quindi abbassare i costi. Una sfida che non può essere vinta con slogan, ma solo con azioni concrete e una gestione oculata delle risorse.
Infine, l’Amministrazione ha ricordato che nel 2025 ci saranno agevolazioni per le famiglie con un reddito basso, con un ISEE elevato di 1.000 euro, da 7.500 a 8.500 euro, un intervento che aiuterà le famiglie a pagare meno la tassa sui rifiuti.
La risposta dell'Amministrazione Nuti lascia comunque alcune domande irrisolte per i cittadini, che a fronte di aumenti generali dei costi, non vedono ancora vantaggi tangibili nella gestione dei rifiuti. Tuttavia, come sottolineato da Sartore, la “tariffa puntuale” resta uno strumento valido per premiare i comportamenti virtuosi, e i cittadini sono chiamati a dare il loro contributo nella sfida ecologica per ridurre i rifiuti e abbattere i costi del servizio.
In definitiva, il futuro della gestione dei rifiuti ad Aosta sembra segnato dalla volontà di rendere il sistema più equo e sostenibile, ma con la consapevolezza che ogni cambiamento necessita di tempo e di un impegno collettivo che non può prescindere dalla responsabilità di ogni singolo cittadino.