È iniziata in questi giorni la rimozione dei teli protettivi e dei ponteggi installati per tutelare gli edifici a Sud del cantiere di demolizione dei due “grattacieli” di via Elter/Capitano Chamonin nell’ambito del più ampio intervento di riqualificazione del quartiere Cogne in parte finanziato dal PNRR.
Per gli abitanti delle case Stura si tratta di un momento “storico”: in seguito all’abbattimento pressoché completato dei due edifici, dopo decenni tornano a vedere il profilo delle montagne verso Nord, beneficiando al tempo stesso di una luminosità completamente rinnovata.
I teli erano stati collocati per proteggere gli edifici durante le operazioni di demolizione, rese complesse dalle dimensioni dei fabbricati abbattuti: il più alto raggiungeva infatti i 12 piani, contro i 4–5 piani degli edifici residenziali vicini. La loro rimozione rappresenta dunque sia un passaggio simbolico sia un avanzamento concreto verso la riqualificazione dell’intera area.
Per quanto riguarda i lavori previsti dal progetto, è stata completamente ultimata la fase di demolizione vera e propria delle parti fuori terra: l’area dell’ex complesso si presenta ora come una spianata di macerie che colma il volume delle vecchie autorimesse interrate, con alcuni cumuli residui destinati ai passaggi successivi del cantiere.
Concluse le opere di abbattimento, il cantiere entra ora nella fase di caratterizzazione dei materiali, necessaria per stabilire le modalità di gestione delle macerie risultanti dalle demolizioni per valutarne la possibilità di trattamento e reimpiego in loco (a riempimento degli interrati) oppure di smaltimento mediante il conferimento in discariche autorizzate.
Si tratta di un’attività che accompagnerà il cantiere nei prossimi mesi, e che sarà svolta adottando tutte le misure necessarie per evitare la diffusione di polveri nelle aree circostanti. A tale proposito, proseguirà il monitoraggio ambientale continuo che finora ha sempre restituito valori sostanzialmente positivi e rassicuranti per la popolazione residente e per l’ambiente urbano.
Peraltro, l’abbattimento dei due “grattacieli” ha suscitato una vasta eco nel mondo dell’edilizia in ambito nazionale, testimoniato anche dal riscontro avuto dallo spettacolare intervento sulla stampa di settore. In particolare, nelle ultime settimane l’opera di demolizione nel quartiere Cogne è apparsa sul numero di novembre/dicembre di “On Site” (Capoverso Editrice) e su “Costruzioni” (Editrice La Fiaccola, Milano).
Per quanto riguarda il prossimo futuro, la conclusione dell’intervento di demolizione è attualmente fissata nel mese di luglio 2026. Terminata la gestione delle macerie, si darà avvio, nel corso dell’estate, alla fase successiva che prevede la realizzazione del nuovo parco urbano nell’area del complesso demolito e la costruzione del nuovo collegamento viario tra via Maggiore Cavagnet e via Capitano Chamonin.
«L’obiettivo – dichiarano il sindaco Raffaele Rocco e l’assessore alle Opere pubbliche, Corrado Cometto - è di evitare pause operative tra un cantiere e il successivo, così da avviare i lavori dell’area verde a inizio estate, e di poter consegnare alla comunità il nuovo parco già entro la fine del 2026.
Avviandoci al termine dell’intervento, l’Amministrazione comunale desidera rivolgere un sincero ringraziamento a tutta la cittadinanza, e in particolare ai residenti delle zone limitrofe, che in questi mesi hanno mostrato pazienza e collaborazione nonostante i disagi inevitabili legati a un intervento di questa portata, dalla presenza del cantiere alle limitazioni temporanee della circolazione sulle vie Capitano Chamonin ed Elter».













