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ECONOMIA | 22 marzo 2023, 16:01

Manes sollecita soluzioni certe e di immediata attuazione per lo sblocco totale dei crediti superbonus

Il Parlamento Italiano si accinge ad convertire in legge il decreto legge n.11/23 riguardante le misure urgenti in materia di cessione dei crediti

Franco Manes

Franco Manes

L'auspicio che tale decreto possa risolvere il problema dei crediti incagliati legati ai bonus edilizi, si tratta di circa 19 miliardi di euro, come stimato dal Governo, già maturati, che se non pagati mettono a rischio almeno 115.000 cantieri di ristrutturazione delle case delle famiglie italiane in corso in tutta Italia.

In attesa della conversione in legge del decreto-legge n.11 del 2023, recante misure urgenti in materia di cessione dei crediti è stata presentata e votata in Aula una mozione e prima firma del Deputato della Valle d’Aosta, Franco Manes, alla Camera dei Deputati; Manes " In attesa della discussione che avverrà in aula nelle prossime settimane circa la materia del cosiddetto Superbonus è necessario comunque mantenere alta l'attenzione del Governo".

L’impossibilità di cedere sul mercato i bonus determina, infatti, una carenza di liquidità nelle imprese con l'insorgere di problematiche molto serie che potrebbero portare anche al fallimento di diversi operatori.

“È quindi indispensabile – sottolinea Mans - introdurre soluzioni certe e di immediata attuazione per lo sblocco totale dei crediti”.

L'impegno delle varie componenti politiche che siedono in Parlamento, sia di maggioranza che di minoranza, è rivolto in queste settimane ad inserire dei correttivi nell'impianto del decreto legge attuale, anche se le difficoltà sono molte in termini di sostenibilità finanziaria dello Stato.

Manes interviene poi sulla questione del “Superbonus”,”tematica estremamente articolata e che sta creando incertezze e perplessità tecniche. sicuramente le modalità avute nel bloccare la misura appaiono in parte non adeguate e stanno creando grande confusione"

E' proprio per provare a cercare di risolvere una tematica così importante che tutti i Gruppi Parlamentari hanno presentato delle mozioni specifiche, tra cui anche la componente delle minoranze linguistiche che ha presentato una mozione articolata che ha visto insieme alla mozione della maggioranza incassare il parere favorevole del Governo sia sulla premessa che su ben sei impegni su nove presentati.

Continua l'On. Manes "un ottimo segnale che dimostra come anche i più piccoli, quando la competenza tecnico e amministrativa c'è ed è calata nei specifici territori in maniera concreta, possa essere riconosciuta".

Necessario comunque agire in maniera puntuale, evitando come sempre eccessi verso ideologie generalizzate solo di parte, indipendentemente se queste arrivano da destra o da sinistra.

Continua Manes: "Sul fatto che la misura originaria potesse essere un ottima opportunità per l’intero paese non ci sono dubbi ma un provvedimento che in due anni ha subito ben 28 modifiche e aggiustamenti normativi forse vuol dire che o era stato impostato in maniera poco efficacie o non è stato governato". Ed inoltre " la crisi dei crediti è esplosa nella sua interezza alla fine del primo semestre del 2022, i cassetti fiscali risultavano di fatto già pieni, probabilmente è stata sotto stimata la ricaduta della misura sulla finanza pubblica".

Nell'ambito della conversione in legge del decreto legge n°11/23, continuando nel lavoro puntuale effettuato sino ad oggi conclude Manes " necessario arrivare quindi ad una soluzione equilibrata e dato che la conversione del decreto passerà in prima lettura alla Camera, la componente delle minoranze linguistiche ha presentato 16 emendamenti di cui 11 a mia prima firma, in particolare due emendamenti con uno specifico interesse locale per l'ARER nella riqualificazione del quartiere Cogne, sono stati condivisi e definiti insieme alla Senatrice Spelgatti".

 

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