La scandalo comparsa dei franchi tiratori in Consiglio Valle sulla proposta di ridurre l'Iva sugli assorbenti ha dato la stura a Pays d'Aoste per rilanciare la necessità e l'opportunità di riacennede i riflettori sulla Zona Franca mai attuata in Valle d'Aosta.
"Novembre incornicia la nostra meravigliosa Regione con colori che rappresentano uno spettacolo naturale unico, riempiendo il paesaggio di mille sfumature, ma, purtroppo, mostra come la maggioranza vacilli. Un tema di grande sensibilità, come quello proposto dal Consigliere Padovani, non trova l'unanimità, ma, addirittura, è respinto", spiega in una nota Daniel Amato.
Il dibattito affronta aspetti diversificati quali l'indisponibilità delle risorse per gestire la diminuzione dell'aliquota IVA dal 22 al 4 per cento sugli assorbenti, per la fornitura degli stessi nelle scuole ed è ribadito come, ad oggi, la Regione non possa legiferare rispetto all'IVA.
Come ben noto, l'art. 14 indica che “il territorio della Valle d'Aosta è posto fuori della linea doganale e costituisce zona franca. Le modalità d'attuazione della zona franca saranno concordate con la Regione e stabilite con legge dello Stato”.
"Ad oggi-per Pays d'Aoste - è fondamentale che la Regione e i Parlamentari si impegnino, a prescindere dall'appartenenza politica, ad attuare la Zona Franca, in modo concreto. Il raggiungimento di una fiscalità differenziata permetterebbe un maggiore benessere a tutti i Valdostani, uomini, donne, anziani, bambini".
Pays d'Aoste Souverain si dice disponibile, come già comunicato lo scorso anno, a lavorare, insieme alle forze politiche, ad un Assessorato Tecnico per l'attuazione della Zona Franca".











