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Consiglio Valle Comuni | 21 agosto 2021, 19:44

Alla Ministra Cartabia il Celva sollecita più attenzione alla Montagna

Sabato 21 Agosto 2021 il Comune di Ollomont ha conferito alla Ministra della Giustizia Marta Maria Carla Cartabia la cittadinanza onoraria

Alla Ministra Cartabia il Celva sollecita più attenzione alla Montagna

Da oggi la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, è cittadina onoraria di Ollomont. Le chiavi le sono state consegnate oggi le chiavi del comune. E' stata una bella cerimonia preceduta da un importante appuntamento istituzionale promosso dal Sindaco, David Vevey.

il Presidente del CELVA, Franco Manes, il Sindaco di Charvensod (componente del Consiglio di Amministrazione) e il Sindaco di Arvier (Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Unités des Communes Valdôtaines), hanno portato alla Ministra il saluto del sistema degli Enti Locali della Valle d'Aosta.

Nel corso dell’incontro, in un clima estremamente cordiale e costruttivo, sono stati affrontati alcuni temi prioritari per gli enti locali valdostani, tra cui il ruolo e le responsabilità dei Sindaci e degli amministratori pubblici nel contesto montano e la richiesta di attenzione sempre maggiore ai territori di montagna e ai piccoli Comuni da parte del Governo.

Augurando buon lavoro alla Ministra e auspicando per il futuro ulteriori momenti di confronto è stato consegnato a nome del sistema degli EELL valdostani un documento sintetico in cui sono stati evidenziati i temi affrontati.

Si tratta di un documento incentrato sulla tutela e la valorizzazione delle zone montane che sono principi sanciti dalla Costituzione (art. 44). "Le aree montane italiane, oltre a custodire  un inestimabile patrimonio culturale, naturalistico e ambientale - si legge nella nota - soffrono di evidenti svantaggi strutturali permanenti, legati alle caratteristiche altimetriche,  morfologiche  e  climatiche,  che  portano  a  difficoltà  di  accesso  ai  servizi,  criticità  nei collegamenti, fenomeni di spopolamento e abbandono del territorio.

Per il Celva è quindi quanto mai necessaria la costituzione di una “Agenda per la Montagna”, che definisca un quadro strategico di sviluppo delle aree montane, in particolare in termini di servizi pubblici, digitalizzazione, innovazione e sostenibilità.

Altro punto impoertante la normativa e la responsabilità dei Sindaci per le quali viene sollecitata l'approvazione di una Legge  sulla  Montagna  e,  più  in  generale,  la  condivisione  di  un  quadro normativo organico,  riveste carattere di urgenza e imprescindibilità, tenuto conto anche del riconoscimento – espresso a più riprese da parte del Governo - della centralità della Montagna nelle politiche di rilancio del Paese.

"La normativa - hanno spiegato i sindaci alla Ministra - deve porre particolare attenzione al ruolo degli Amministratori comunali, individuando gli strumenti per sollevarli dalle responsabilità legate ai rischi dell’amministrare in montagna, ma non direttamente  riconducibili  al  loro  operato  (es.  dissesto  idrogeologico,  cambiamenti  climatici...), garantendo, al tempo stesso, la corretta gestione e l’ottimale fruizione del territorio".

In Valle d’Aosta molti Comuni sono caratterizzati da grandi estensioni territoriali e scarsa densità abitativa (la densità abitativa  in  Valle  d’Aosta è  di  38,04  abitanti/km2  a  fronte  di  una  media  nazionale  di  circa  197 abitanti/km2).  È quantomeno opportuno proseguire il percorso di riforma della giustizia, con interventi mirati sulla Pubblica Amministrazione, in primis addivenendo all’eliminazione del reato di abuso di ufficio per gli Amministratori pubblici.

Risorse finanziarie e fiscalità

I sindaci chiedono che "All’interno di un rinnovato e organico quadro normativo e di rafforzati modelli di governance della Montagna, è necessario individuare opportune e mirate misure finanziarie e introdurre una fiscalità di vantaggio per le aree montane".

Per questi chiedono:

➢ Destinare un’importante parte dei fondi europei per il sostegno alla Montagna, per interventi di rafforzamento delle infrastrutture, per la gestione del territorio, per l’erogazione dei servizi fondamentali  e  per  favorire  lo  sviluppo  di  nuova  occupazione  e  la  crescita  sostenibile  delle comunità.

➢ Finanziare leggi di settore in maniera strutturata e continuativa, anche attraverso misure di semplificazione,  con l’obiettivo di favorire lo  sviluppo  socioeconomico,  la  sostenibilità,  la crescita e la diversificazione dell'economia.

➢ Elaborare una specifica fiscalità di sviluppo, proporzionale e differenziata per territorio, che consenta  di  generare  nuova  occupazione,  mantenere  in  vita  le  attività  socio  economiche esistenti, assicurare il mantenimento dei servizi, ad esempio attraverso l’introduzione di aliquote fiscali ridotte, la revisione delle imposte e dei canoni di concessione, l’agevolazione dell’acquisto di beni e servizi da parte delle amministrazioni  pubbliche,  la  previsione  di incentivi specifici per la popolazione e i lavoratori".

Infine ma non ultimo: "Occorre  inoltre ragionare  attentamente,  in  maniera  condivisa,  sul ruolo  futuro  degli  enti  locali  per quanto riguarda l’impiego autonomo e coordinato delle risorse del Piano  Nazionale  di  Ripresa  e Resilienza (PNRR)".

 

 

ascova

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