"Ci siamo invece ritrovati davanti ad una manifestazione di negazionisti del Covid e NoMask, con protocolli di sicurezza bellamente ignorati e, incredibilmente, un concerto rock. Addirittura, ai giornalisti presenti, è stato intimato di togliersi l’“inutile” mascherina, per poter fare il proprio lavoro e ricevere dichiarazioni dai promotori". La denuncia in una nota di Adu VdA.
"Come Adu Vda - si legge nella nota - siamo francamente sconcertati. Manifestare è un diritto sacrosanto e ognuno ha diritto di esprimere le proprie idee, anche le più strampalate: gli asini volano, la terra è piatta e il Covid-19 non esiste".
Prosegue la nota: "Ci chiediamo, però, come sia stato possibile che la manifestazione si sia svolta senza i necessari permessi previsti dal decreto Gabrielli (come abbiamo appreso questa mattina da fonti di stampa), e perché le Forze dell’ordine non abbiano fatto rispettare quantomeno il distanziamento e l’utilizzo della mascherina. Ci domandiamo anche come l’amministrazione comunale di Aosta abbia potuto autorizzare il montaggio di un palco, per una manifestazione in piena zona rossa".
Infine Adu dice di "pretendere a gran voce delle risposte, perché il diritto di manifestare è sì sacrosanto, ma non può prevaricare il diritto alla salute della comunità valdostana".











