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Governo Valdostano | 04 novembre 2020, 11:30

Presidente Lavevaz, 'la Valle al limite tra zona arancione e zona rossa pandemia'

Presidente Lavevaz, 'la Valle al limite tra zona arancione e zona rossa pandemia'

Durante i lavori del Consiglio Valle il Presidente della Giunta, Erik Lavevaz, è intervenuto per informare l’aula in merito al confronto tra le Regioni e il Governo nazionale per la definizione del Dpcm atteso oggi.

"È stato deciso di suddividere il territorio nazionale in tre fasce diverse sulla base dei dati elaborati dal Comitato Tecnico Scientifico – ha spiegato il Presidente Lavevaz – tenendo conto dei fattori e degli scenari di rischio. I fattori di rischio sono calcolati sula base di 21 parametri diversi che tengono conto, ad esempio, della situazione sanitaria e dello stato di saturazione delle strutture. Gli scenari di rischio, invece, sono legati al tanto discusso indice RT. In questo senso, la Valle d'Aosta sembra essere, al momento, al limite tra lo scenario 3 e 4 ovvero tra zona arancione e zona rossa".

"Peraltro – ha proseguito il Presidente - il Governo ha previsto un meccanismo automatico per il passaggio da uno scenario di rischio a un altro, deciso con ordinanza del ministro della Salute, sentito il Presidente della Regione interessata. Abbiamo cercato fino all’ultimo, come Regioni, di essere propositivi: abbiamo chiesto misure nazionali univoche e, in via integrativa, provvedimenti più restrittivi a livello regionale e locale; abbiamo manifestato la forte preoccupazione di fronte a passaggi del decreto che rischiano di comprimere e esautorare il ruolo e i compiti delle Regioni e delle Province autonome, ponendo in capo al Governo nazionale ogni scelta e ogni decisione, esclusivamente sulla base delle valutazioni  svolte dagli organi di consultazione tecnica. Su questo punto, abbiamo affermato che è necessario instaurare un contraddittorio per l’esame dei dati con i dipartimenti di prevenzione dei servizi sanitari regionali, e questo deve avvenire prima della definizione degli elenchi delle Regioni di cui alla prevista ordinanza del Ministro della Salute".

Non appaiono chiare, secondo Lavevaz, "le procedure e le modalità con le quali saranno definite le aree e i territori a più alto livello di rischio, né le modalità e le tempistiche con le quali questo livello potrà essere declassificato".

Inoltre, "è necessario definire, mediante provvedimento di legge, l’esatto ammontare delle risorse destinate ai ristori delle attività economiche che hanno subito limitazioni, sospensioni o chiusure, unitamente alle modalità e ai tempi dell’erogazione delle stesse. Con lo stesso provvedimento, è necessario introdurre meccanismi di sospensione dei tributi per le stesse attività economiche relativamente agli anni fiscali 2020 2021".

"Infine – ha concluso Lavevaz – si devono prevedere misure normative adeguate e risorse finanziarie per riconoscere e estendere i congedi parentali a tutti i lavoratori dipendenti, pubblici e privati. Queste sono state le nostre richieste. Siamo ora in attesa del testo definitivo e della classificazione della nostra Regione. Abbiamo sentito questa mattina il Comitato Tecnico Scientifico e l’esame dei dati è ancora in corso".

i.d.

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