Cronaca politico-amministrativa, si diceva. Tradotto in valdostano contemporaneo: una seduta di Giunta dove c’era un po’ di tutto, stile mercatino del sabato mattina. Si parte dalla musica — e non in senso metaforico — perché Gianni Nuti, riposta la fascia tricolore del Comune di Aosta nel cassetto dei ricordi, trova una nuova armonia: è infatti stato nominato Presidente dell’Istituto musicale pareggiato della Valle d’Aosta. Un Conservatoire che diventa ancora più… conservato, ma in buone mani, assicurano. Con lui, nel Consiglio d’amministrazione, Anna Jans, Sabrina Janin e Luca Bringhen: trio d’archi, quartetto vocale o squadra di governo, a seconda della fantasia di chi legge.
Si passa poi all’agricoltura: accolto il divieto di attività venatoria nell’area circumlacuale di Beauregard. Tra un camoscio che prende il sole e un turista che scatta selfie, forse era il caso di mettere ordine. Il Comune di Valgrisenche l’ha chiesto, la Giunta ha detto oui: e c’è da scommettere che anatre e gipeti, per una volta, voteranno convintissimi
Il capitolo scuola conferma una cosa: se c’è una rete in Valle, non è quella telefonica, ma quella istituzionale. Arrivano riorganizzazioni, accordi e convenzioni che, spiegate, suonano così: far lavorare insieme Regione, USL e Coni per studenti e docenti. Insomma, dalla prevenzione agli sportelli, dallo sport alla prevenzione, tutto torna. E se la salute vien correndo, almeno ci proviamo fin dai banchi.
Poi, occhio alla piscina di Verrès: due milioni di euro per manutenzione straordinaria, efficientamento ed energia nuova. Non è chiaro se l’acqua sarà più calda, ma almeno la struttura dovrebbe essere più stabile. Perché fare vasche va bene, ma meglio se il soffitto resta dov’è.
E non poteva mancare il capitolo funivie, perché in Valle d’Aosta parlare di mobilità significa spesso parlare verso l’alto. Approvata la modifica per la “Les Suches – Chaz Dura”, nuova telecabina a dieci posti: più comoda, più moderna, probabilmente meno adatta agli amanti del vintage che rimpiangono le bidonvie. Ma il progresso non si ferma, ammorsamento automatico compreso.
Infine, passaporto in mano e biglietti da visita pronti: nel 2026 la promozione turistica valdostana girerà per fiere, saloni e workshop in Italia e all’estero. Dal turista in infradito a Rimini al touroperatore di Oslo, l’obiettivo è uno: raccontare la montagna e farla desiderare. Perché tra un dépliant e un assaggio di fontina, qualche prenotazione si conquista sempre.
Una Giunta dunque operosa, varia, quasi narrativa. Un giro di valzer tra cultura, caccia, sport, turismo e funivie: come spesso accade da queste parti, un provvedimento tira l’altro. E alla fine, come in un’orchestra ben accordata, l’importante è che ognuno entri al momento giusto. Anche senza bacchetta.











