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Governo Valdostano | 01 dicembre 2025, 08:00

Tra piste forestali, fisica a La Thuile e slittini a Flassin: la Valle d’Aosta si muove… quasi tutta insieme

La Giunta regionale ha approvato, venerdì scorso, un pacchetto di provvedimenti che, presi uno per uno, sembrano piccoli tasselli amministrativi ma, messi in fila, raccontano un pezzo di Valle d’Aosta che prova a organizzarsi per tempo. E qualche passaggio, diciamolo, strappa pure un mezzo sorriso

Tra piste forestali, fisica a La Thuile e slittini a Flassin: la Valle d’Aosta si muove… quasi tutta insieme

Si parte con la Presidenza della Regione, che sistema il Consiglio di amministrazione dell’Institut régional Adolfo Gervasone per i prossimi tre anni e mette in moto tutta la macchina delle iniziative legate alla tappa valdostana della fiamma olimpica. Una mostra degli studenti, un convegno sullo sport con giornalisti ed esperti, filmati, riflettori, parole già sentite e parole nuove: “valorizzare le eccellenze”, formula abusata ma che ogni tanto qualche senso ce l’ha. E qui, volenti o nolenti, lo si vede. Dalla fiaccola si passa alla cybersicurezza, e il salto non è così strano come sembra: in un mondo dove anche i droni delle tute da sci parlano tra loro, la Regione si dota di un servizio aggiuntivo per far decollare lo CSIRT-VDA. Insomma, la montagna vuole essere protetta pure dai pirati informatici.

Dal digitale alla terra vera, quella che si calpesta. Agricoltura e risorse naturali aprono il dossier delle piste forestali, con interventi a La Salle e un’intesa con il Comune di Aosta per migliorare l’accesso alla pista antincendio di Vignole. Qui la considerazione nasce spontanea: per una regione che brucia sempre più spesso d’estate, le piste boschive non sono romanticherie da boscaioli, ma infrastrutture di sopravvivenza. E non è finita: si programma anche una vasca di accumulo per l’antincendio a Vers-Fey, perché senza acqua non si spegne nulla, nemmeno la retorica emergenziale.

Il passaggio all’istruzione e alla cultura riporta un po’ d’aria fresca. Si ricostituisce il GLIR, che detta il passo sull’inclusione degli studenti con disabilità, e si rimette in moto il progetto “La commune à l’école”, un piccolo rito civico che salva almeno un paio di generazioni dal credere che i Comuni esistano solo per dare multe. Intanto La Thuile si prepara alle sue celebri “Rencontres de physique”: fisici da mezzo mondo che parlano di particelle, mentre fuori nevica e le piste chiamano. Un contrasto quasi letterario. Nel frattempo le bande musicali ottengono i contributi e due castelli — Issogne e Castel Savoia — si rifanno l’illuminazione: anche i manieri, ogni tanto, vogliono farsi un selfie decente.

Alle opere pubbliche la Giunta stacca assegni e approva progetti che vanno dall’intervallivo sul Col Ranzola al maxi intervento contro le frane a Lillaz. Qui la politica, più che parlare, deve mettere reti e gallerie paramassi: si tratta di uno dei cinque interventi prioritari contro il rischio idrogeologico, e i numeri ricordano che non è un capriccio. Courmayeur ottiene fondi per sistemare il Forum Sport Center, mentre Saint-Oyen può gestire la sua pista di slittino a Flassin. E, sì, questa è proprio una di quelle notizie che ti ricorda che abitiamo in una regione dove lo slittino è una cosa seria, e non soltanto un incidente inevitabile dopo il vin brûlé.

Dal territorio alla sanità il passo è breve, purtroppo anche nella vita reale. Qui arrivano 900 mila euro per potenziare il numero 116117 e l’assistenza territoriale, cioè quel pezzo di sanità che, quando funziona, evita alle persone di diventare pazienti cronici dell’attesa. Si approva poi l’intero Piano di contrasto alla povertà 2026-2028, con una montagna di azioni e una montagnetta ancora più importante: oltre 9,3 milioni per i LEPS. La Giunta lancia anche tre diverse co-progettazioni con il Terzo settore: una per interventi rivolti alle persone in esclusione sociale, una per i beneficiari dell’Assegno di Inclusione, una per la creazione di un emporio solidale. E poi c’è il programma INtegra dell’FSE+, altre risorse per non lasciare indietro chi rischia di sparire dai radar. L’impressione è che, almeno su questo fronte, si voglia evitare la solita toppa messa all’ultimo minuto.

Lo sviluppo economico e i trasporti aprono invece un capitolo che ogni valdostano conosce fin troppo bene: gli “Special20”, “Special45” e “Special65” vengono rinnovati, e Trenitalia entra in scena con le solite compensazioni economiche. Nulla di nuovo, ma almeno la Regione continua a riconoscere che prendere certi treni — o meglio, certi autobus sostitutivi — merita una qualche forma di risarcimento morale prima che economico. Arriva anche un servizio a chiamata per collegare la Valle a Milano Malpensa: una comodità che molti aspettavano senza confessarlo, come chi dice di non mangiare dolci e poi finisce la scatola di cioccolatini.

Il percorso si chiude con turismo, sport e commercio. Sponsorizzare gli atleti valdostani delle discipline invernali non è solo un vezzo: è un modo per tenere viva un’identità sportiva che fa sempre bene alla narrazione regionale. Contributi arrivano anche per gli eventi di Cervinia e per lo Sci Club Gran San Bernardo, mentre il cinema — quello dei festival “Cactus” e “Bref” — si ritaglia un angolo di attenzione, perché ogni tanto serve pure sedersi e guardare qualcosa che non sia un verbale di Giunta.

Alla fine, l’impressione è che questi provvedimenti compongano una Valle d’Aosta che va avanti “a piccoli passi”, come disse una volta un consigliere regionale. Forse non fanno sognare, ma mettono mattoni, spegnevano incendi e accendono castelli. E qualche volta, in politica, basta questo per non scivolare. Anche senza lo slittino.

je.fe.

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