Stupisce che una persona che ha ricoperto importanti incarichi nell'Istituto storico della Resistenza si dimentichi il dovere di attenersi ai fatti e non mistificare la storia.
Impegno Civico è nato come prosecuzione dell'esperienza della lista di Risposta Civica alle elezioni Politiche, promossa da persone impegnate nell'associazionismo e nella società civile. Gli stessi promotori hanno poi coinvolto un'area politica di sinistra che faceva riferimento ad Altra VdA, ma non solo, ed un'altra che si era riunita inizialmente intorno al Consigliere Bertin.
La lista è stata composta tenendo presente queste tre "componenti", convergendo su una base programmatica ispirata all'Agenda 2030 di Rete Democratica. IC si è sciolto perchè alla fine dello scorso anno sono emerse divergenze profonde riguardo al modo di intendere l'azione politica in Consiglio regionale.
Azione che per alcuni si traduceva in un atteggiamento oppositivo a prescindere (della serie "noi siamo puri e duri") e per altri si esprimeva nella volontà di operare concretamente per costruire progetti e percorsi, confrontandosi con le altre forze politiche su contenuti programmatici importanti.
Inoltre la componente a cui fa riferimento oggi la Consigliera Pulz voleva trasformare la lista in un partito mentre altri non erano della stessa opinione.
Il patto scritto di scioglimento, che prevedeva il sostegno di tutti all'ambizione di ADU di poter formare un gruppo politico autonomo in Consiglio Regionale pur con un solo consigliere, prevedeva anche il rispetto reciproco dei due soggetti politici risultanti e l'astensione da attacchi polemici e personali.
Cosa che Adu ha rapidamente dimenticato e continua a dimenticare.
Questo sistematico astio politico nei confronti di RC e dei suoi esponenti non aggiunge niente alla verità dei fatti, non aiuta a costruire, ma degrada solo la credibilità di una politica già ridotta ai minimi termini.