La "non obbligatorietà di associare le funzioni" come invece previsto dalla legge regionale 6 del 2014, contestata da molti sindaci valdostani, è al centro della proposta di modifica che, ha annunciato il presidente del Cpel, Franco Manes, sarà presentato la prossima settimana ai presidenti della prima e della seconda Commissione consiliare regionale.
"Questo documento- ha detto ieri in assemblea Manes auspicandone l'approvazione - sostanzialmente lascia di fatto la possibilità ai comuni in maniera autonoma di gestire come vorranno organizzarsi nel prosieguo delle loro attività".
L'assemblea del Consiglio permanente degli enti locali-Cpel ha discusso, a porte chiuse, per due ore e mezza della questione, "partendo dalla legge 6 e dal disegno di legge 32 proposto dai gruppi di minoranza Lega VdA, Mouv' e Misto (Claudio Restano ndr) su cui i sindaci avevano espresso un'astensione, ritenendo che poteva essere un buon punto di partenza per la modifica della legge regionale.
"Allo stesso tempo - afferma Manes - la volontà per i comuni sotto i mille abitanti sarebbe quella di avere quantomeno l'obbligo di associarsi insieme per quanto riguarda le funzioni del segretario comunale". Sì del Cpel alla possibilità di incentivi per i comuni che decidono di associarsi.











