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INTEGRAZIONE E SOLIDARIETÀ | 01 giugno 2019, 11:08

'La fame non va in vacanza', oggi e domani ad Aosta il gazebo del Banco Alimentare

'La fame non va in vacanza', oggi e domani ad Aosta il gazebo del Banco Alimentare

In occasione del trentennale di fondazione, il Banco Alimentare oggi sabato 1 e domani domenica 2 giugno scende in piazza con i suoi volontari per raccogliere fondi a sostegno delle persone più bisognose. “La fame non va in vacanza” è il nome dell’iniziativa che si svolge in oltre 50 piazze in tutta Italia e ad Aosta in Place des Franchises, nel centro storico.

Con una donazione minima di 10 euro sarà possibile ricevere due vasetti da 340 grammi di gustose marmellate e un volantino informativo sulle attività di Banco Alimentare, impegnato ogni giorno a recuperare eccedenze alimentari per le persone che vivono in povertà.

“Pensiamo sia arrivato il momento anche per Banco Alimentare di scendere in piazza per far conoscere il nostro lavoro quotidiano a sostegno delle persone più deboli e fragili – sottolinea Andrea Giussani, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus – il nome della due giorni di piazza, La fame non va in vacanza, vuole far capire quanto grave sia il problema della povertà alimentare nel nostro paese e lo è ancor di più nel periodo estivo quando le città si svuotano e migliaia di persone restano sole, a volte senza aver cibo a sufficienza. Le categorie più esposte sono le più fragili e meno visibili come i bambini e i minori che, all’interno di famiglie spesso numerose, si trovano a patire silenziosamente la fame. Banco Alimentare lavora ogni giorno per aiutare queste persone.”

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Negli ultimi dieci anni la povertà in Italia è passata dal 3% a quasi l’8,5% della popolazione; ma mentre per gli ultrasessantacinquenni è rimasta sostanzialmente stabile attorno al 4%, per bambini e ragazzi fino a 17 anni è aumentata di quattro volte, dal 3% al 12%. Il rischio di povertà cresce all’aumentare del numero di figli: in media, le famiglie in povertà sono circa il 7%, valore che sale a ben oltre il 9% per quelle con due figli e supera il 20% in quelle con tre o più figli. E il rischio di povertà aumenta dove il genitore è solo, per lo più donna*.

i.d.

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