“Sempre caro mi fu quest'ermo colle (palazzo del potere), e questa siepe (la sospensione prima e la non candidatura poi), che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude”.
L’Infinito di Giacomo Lepoardi ben si attaglia a Leonardo La Torre che non vuole rassegnarsi alla caduta politica visto che il consigliere del Pnv, Claudio Restano, come il sammaritano, vuole continuare a mantenerlo nell’agone politico.
E così La Torre ha lanciato l’ipotesi di costituire un gruppo unico con Front Valdotaine di Emily Rini che potrebbe rispondere con Leopardi: “…sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella (collina), e sovrumani silenzi, e profondissima quïete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura”.
Infatti è impossibile che Emily Rini possa trovare un’intesa politica con Claudio Restano la cui linearità e coerenza politica non è proprio da premio Nobel.
Emily Rini, infatti, ribadisce la sua lealtà alla maggioranza fino a che nessuno cambierà le carte in tavola. Vuole essere la leader di un nuovo centrodestra regionalista.
Per questo è più probabile un’intesa tra Emily Rini e Antonio Fosson portabandiera di Comunione e Liberazione il cui punto di riferimento è il centro destra. E poi al Front, vista l’inerzia dell’Uv, stanno aderendo unionisti moderati.
E così La Torre e Restano non resta che meditare sulla chiusura dell’Immenso di Leopardi: “…tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce (mica tanto) in questo mare”.
E’ più facile che il Pnv vada incontro ad una scissione fredda che produrrà due organismi monocellulari che Restano faccia gruppo con il Front.