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Aosta Capitale | 02 aprile 2019, 17:00

L'OPINIONE DI UN ASSEGNATARIO ORTI COMUNALI: Poca organizzazione

Rifiuti negli orti in via Carabel ad Aosta

Rifiuti negli orti in via Carabel ad Aosta

Uno dice: “se non c’è l’acqua, non si semina”; un altro dice: “l’acqua prima o poi arriva,tanto la terra è umida...”.

La Cooperativa di gestione dice che dobbiamo chiedere al Comune, il Comune dice che dobbiamo chiedere alla Cooperativa. Sto parlando degli orti “per gli anziani” di via Carabel - consegnati il 20 marzo agli assegnatari dopo una inusitata “chiusura invernale” che ne ha impedito la fruizione per quasi tre mesi -, dove tuttora non scorre un filo d’acqua.

Agli adirati come ai fatalisti una cosa appare certa: il contributo da versare quest’anno per l’orto è quasi raddoppiato rispetto a quelli precedenti, e una delle voci che lo compongono, se so ancora leggere, è proprio il “servizio idrico” (ma quanto costa l’acqua da irrigazione?). Un’altra voce riguarda la manutenzione, e, accipicchia!, non c’è chi non abbia accolto con entusiasmo la solida tettoia eretta all’entrata dei campi, con le sue belle panchine nuove...Peccato che, il giorno della riapertura, uno dei ragazzi della cooperativa abbia chiesto –con estrema gentilezza ed una buona dose di ingenuità – se qualcuno degli anziani avesse un tavolino su cui scrivere... Risposta testuale: 'I tavolini qua c’erano. Che fine hanno fatto?! Non era roba vostra...'.

Tra l’altro, l’assegnazione degli appezzamenti anche a chi ne era già precedentemente titolare (qualcuno addirittura da 30 anni) ha richiesto ore, dando l’impressione che i nuovi gestori non avessero trovato il tempo per effettuare, prima, quanto meno un rapido sopralluogo.

Un’altra simpatica voce riguarda lo smaltimento rifiuti. A parte che avrei preferito veder posare qualche compostiera (i quintali di sfalci ammassati sono uno spreco che grida vendetta), è vero che tra i rifiuti nell’angolo basso degli orti, a sud-ovest, non ci sono solosfalci ma ogni sorta di rumenta non compostabile. Ci sono nel senso che sono ancora lì.

Evidentemente, i mesi di chiusura sono stati sufficienti appena per sostituire la vecchia tettoia...“No!” mi ha detto qualcuno (di parte) “I rifiuti che stavano qui (zona alta, nord-ovest) sono stati portati via tutti!". “No!” mi ha detto un altro, uno dei più assidui frequentatori degli orti, che persino durante il periodo di chiusura vi si è recato per guardare da fuori il suo .“I rifiuti non sono stati portati via: hanno fatto un buco con la scavatrice e li hanno sotterrati".

Spero che si sbagli. Io non c’ero e non ho visto. Sapete che vi dico? Siccome le mie perplessità superano le certezze, ho deciso che non chiedo più l’orto. Con 50 euro ne compro di verdura al mercatino o al Mont Fleury... e senza faticare. Per passare il tempo, torno a sorvegliare i cantieri: magari in mia assenza hanno fatto guai..."

Cordialmente

Lettera Firmata

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