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Aosta Capitale | 27 aprile 2024, 13:14

Il Quartiere Cogne di Aosta si fa Centro

L'oratorio ha svolto un ruolo cruciale nel tessuto sociale del quartiere, offrendo supporto spirituale e sociale alle generazioni che hanno vissuto e ancora abitano il quartiere

Il Quartiere Cogne di Aosta si fa Centro

Ieri sera è stato presentato in anteprima il cortometraggio di Carlotta Marricco: “Pezzo per Pezzo – Quartiere Cogne: il futuro che parte dalla storia”, realizzato nell'ambito del Il progetto "Giovani Scie", promosso dall'Oratorio della Parrocchia di Maria Immacolata di Aosta e sostenuto dal Premio del Volontariato 2022, ha raggiunto la sua conclusione dopo un lungo percorso iniziato nel giugno 2022.

Dalla serata è emerso come il quartiere Cogne di Aosta, testimone di una lunga e ricca storia industriale, si prepara a una nuova fase della sua evoluzione. In un passato non così lontano, il quartiere era caratterizzato da una serie di sfide e trasformazioni che hanno plasmato la sua identità. Oggi, grazie all'impegno e alla collaborazione di diverse figure chiave, il Quartiere Cogne si prepara a diventare il fulcro di una nuova visione urbanistica e sociale.

Uno degli attori principali di questa trasformazione è l'Oratorio del Santuario Maria Immacolata, guidato dai Padri Oblati di Maria Santissima. L'oratorio - ha ricordato PADRE GREGORIO GLABAS  O.M.I., Rettore del Santuario Maria SS. Immacolata di Aosta, ha svolto un ruolo cruciale nel tessuto sociale del quartiere, offrendo supporto spirituale e sociale alle generazioni che hanno vissuto e ancora abitano il quartiere. Attraverso iniziative come il progetto "Giovani Scie", l'oratorio ha promosso l'interazione intergenerazionale e interculturale, unendo l'intera comunità in un'esperienza condivisa.

Durante la presentazione del cortometraggio "Pezzo per Pezzo – Quartiere Cogne: il futuro che parte dalla storia" Vanna Balducci Fontolan, Direttrice dell'Ufficio Cultura e Comunicazioni Sociali della Diocesi di Aosta ha saputo creare emozioni e suscitare riflessioni al pubblico che ha affollato il cinema teatro Giacosa renedndo così la serata un momento memorabile di condivisione e dialogo.

Il Sindaco di Aosta ha anche contribuito al dibattito, illustrando gli interventi finanziati con il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), tra cui l'abbattimento dei vecchi grattacieli abbandonati per far posto a un nuovo parco di quartiere. Questi interventi testimoniano l'impegno delle istituzioni locali nel promuovere lo sviluppo sostenibile e la rigenerazione urbana.

Durante la serata di presentazione del cortometraggio "Pezzo per Pezzo – Quartiere Cogne: il futuro che parte dalla storia", è emerso un importante punto riguardante gli investimenti destinati al Quartiere Cogne nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Si è evidenziato che il PNRR gioca  un ruolo fondamentale nel finanziamento di significativi interventi di rigenerazione urbana e sociale nel quartiere.

In particolare, sono stati destinati fondi considerevoli per la rigenerazione urbana del quartiere, con interventi che mirano alla demolizione e riqualificazione di edifici dismessi, alla creazione di nuovi spazi verdi e di aggregazione sociale, nonché al potenziamento delle infrastrutture urbane.

Questi investimenti non solo hanno contribuito a trasformare fisicamente il Quartiere Cogne, ma hanno anche generato nuovi posti di lavoro e promosso la sostenibilità ambientale attraverso soluzioni innovative per l'efficienza energetica e la gestione delle risorse. L'impatto sociale di tali interventi è stato evidente, con un miglioramento tangibile della qualità della vita dei residenti e un rafforzamento del tessuto sociale e comunitario.

Questo dimostra come il PNRR abbia rappresentato una risorsa fondamentale per la trasformazione e il miglioramento del Quartiere Cogne, sostenendone la crescita economica, sociale e ambientale e contribuendo alla sua transizione verso un futuro più resiliente e sostenibile.

Per tornare al cortometraggio, il coinvolgimento attivo della comunità è stato evidente durante la serata, con numerose testimonianze che hanno offerto uno sguardo unico sulla storia e il futuro del quartiere. Le voci di coloro che hanno vissuto le trasformazioni del quartiere, decennio dopo decennio, sono state fondamentali nel delineare il percorso di sviluppo futuro.

I Padri Oblati che guidano la comunità cattolica del Quatiere Cogne; al centro Padre Gregorio

Il ruolo della Chiesa e della parrocchia di Maria SS. Immacolata è stato centrale sin dalla sua fondazione nel 1949. In un contesto di rapida crescita demografica e trasformazione urbana, la parrocchia ha offerto assistenza spirituale e supporto alla crescente comunità del quartiere. Oggi, il quartiere Cogne è al centro di un ambizioso progetto di rigenerazione urbana, con un investimento di 42 milioni di euro.

Il progetto mira a migliorare la qualità della vita per i suoi 1.900 residenti, trasformando il quartiere in un centro di vita vibrante e inclusivo. Dalla serata è emerso che il quartiere Cogne di Aosta sta vivendo una fase di trasformazione significativa, guidata dalla collaborazione tra istituzioni, comunità e figure spirituali.

Guardando al futuro con ottimismo e determinazione, il quartiere si prepara a diventare un esempio di sviluppo sostenibile e solidarietà comunitaria.

Il sindaco di Aosta intervenuto al dibattto al quale era presente anche il vescovo di Aosta, Monsignor Franco Lovignana

"Dal bellissimo documentario presentato al Giacosa sul quartiere Cogne, davanti a un pubblico folto e partecipe - sottolinea il sindaco Gianni Nuti - emerge la nostalgia leggera per un passato di povertà, ma anche di speranza: settanta o ottant’anni fa non si pativano ristrettezze o privazioni perché le strade brulicavano di giovani vite, l’aiuto reciproco era cosa naturale, l’uguaglianza nella povertà rendeva uniti e solidali".

Nuti ha poi ribadito che L’oratorio era il luogo del possibile, una sorta di incubatore di destini, dove i giovani osano cimentarsi in azioni, pensieri, progetti che fanno scoprire loro una attitudine, lasciano aperto un varco nel presente dal quale intravedere un futuro possibile. Era già vent’anni fa un oratorio contemporaneo, quello dell’Imma, lo spazio per tutti: di religioni diverse o non credenti, di provenienze e culture diverse, con nuove storie da intrecciare, non meno edificanti e ricche di umanità di quelle che ci si raccontava un tempo. Differenti certo, ma il collante è l’essere umani, desiderosi di “essere più”, di “andare oltre” e mai da soli…"

Ma oggi si perce-pisce uno sfilac-ciamento nella comunità di quartiere, perché le nuove famiglie restano chiuse tra le loro mura, gli spazi di aggre-gazione sono poco frequen-tati, le relazioni si tessono dalla distanza tra un like e un insulto facile… "Eppure conclude Nuti - nella sala si respirava un’atmo-sfera familiare, fatta di confidenze, d’ironie, pure di sberleffi… ma si percepiva soprattutto una irresistibile voglia di abbracciarsi a vicenda, perché di contatto umano Dio sa di quanto abbiamo bisogno. Da qui dobbiamo riprendere forza, in un quartiere rinnovato, abbellito nel quale dovremo ritrovare il piacere di prenderci cura a vicenda, pronti ad accogliere nuove famiglie, tanti bambini, tanta vita insieme".

pi.mi.

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