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POLITICA | 30 marzo 2019, 10:12

Torgnon: Minoranza, 'tassa rifiuti spropositata perchè non si fa raccollta differenziata'

Contestati duramente l'aumento dell'imposta Tari e le modalità di conteggio della tariffa in base alla composizione delle famiglie residenti

Il Municipio di Torgnon

Il Municipio di Torgnon

"Forte preoccupazione e perplessità", con conseguente voto contrario in aula, sono state espresse sulla delibera comunale su imposte e tariffe dai consiglieri municipali del gruppo “Torgnon nel cuore” Sophie Chatillard, Lorena Engaz, Cristina Machet e Livio Perrin, nel corso dell'ultimo consiglio comunale.

"In particolare per quanto concerne la Tari (la tassa sui rifiuti) - spiegano i consiglieri - il comune di Torgnon si è visto costretto ad aumentare le tariffe in maniera considerevole (in certi casi si parla di aumenti del 60% rispetto al passato) a causa di un aumento del costo del servizio, che, a norma di legge, ricade sui cittadini. Il costo del servizio, gestito dall’Unité Mont Cervin, ha avuto rispetto al 2018 una leggera deflessione in termini complessivi (circa 50.000 euro in meno) , ma per la collettività di Torgnon smaltire i rifiuti costa circa 20.000 euro in più".

Da cosa dipende questo aumento? Secondo 'Torgnon nel cuore "dal fatto che la raccolta differenziata non è stata fatta con i giusti criteri e a oggi Torgnon (il paese dell’assessore regionale all’Ambiente, Albert Chatrian, nella foto ndr) risulta ultimo nella graduatoria dei comuni all’ombra del Cervino in termini di percentuale di differenziata".

Problema noto da anni, rilevano i consiglieri di minoranza, e per il quale l’amministrazione di Torgnon in questi anni "non ha fatto nulla. Ne controlli, ne adeguamenti normativi, ne materiale divulgativo o riunioni di sensibilizzazione. Se i valdostani ormai da tempo fanno i conti con la differenziata sembrerebbe che i torgnolein non siano ancora toccati dal problema, in barba a norme e appalti si continua a fare raccolta non puntale, senza tracciabilità dei rifiuti".

"Va da sé che la percentuale di differenziata cala e i costi salgono - proseguono - I cittadini pagheranno di più e il sindaco (Daniel Perrin ndr foto sotto) si difende dicendo che l’amministrazione chiederà un parere legale per impugnare l’appalto, ma intanto in tariffa il contribuente si trova la stangata".

E ancora: "Per evitare di gravare troppo sull’elettorato, a un anno dalle elezioni comunali, ecco il colpo di genio di questa amministrazione; al posto di alzare le tariffe a tutti gli utenti i consiglieri di maggioranza hanno proposto una delibera quantomeno imbarazzante, la soluzione trovata è stata quella di aumentare il numero di occupanti per metro quadrato, con dei parametri che se non illegittimi risultano privi di buon senso. Nella sostanza per una seconda casa con superficie di 35 m quadrati, la tariffa sarà determinata in base a un numero di occupanti presunto di quattro persone! Sei occupanti tra i 35 e i 70 e otto occupanti oltre i 70 metri. In parole povere chi ha una seconda casa a Torgnon di 70 metri paga le immondizie come se vi abitassero in otto persone".

Sulla questione in passato era intervenuto anche il Consiglio di Stato, con la sentenza 4223 del 6 settembre 2017, ritenendo illegittimo un regolamento comunale che fissava tariffe più alte per le utenze domestiche dei non residenti. La tassa sui rifiuti è infatti finalizzata a consentire la copertura dei costi del servizio, non anche un'atipica forma di prelievo sul reddito o sul patrimonio. Da ciò ne consegue che i Comuni non possono determinare le tariffe in libertà, generando irragionevoli o immotivate disparità tra categorie di superfici tassabili potenzialmente omogenee, giustificandosi con argomenti estranei allo specifico contesto.

"In previsione a Torgnon quindi una valanga di ricorsi- affermano i consiglieri di opposizione - e aumenti previsti e non necessari, se non a fare cassa, anche in materia di sistema idrico integrato, con buona pace dei consiglieri di maggioranza che interrogati in merito rispondono 'non facciamone un caso di Stato, sono poche decine di euro in più a famiglia'. Ma se le famiglie di Torgnon devono fare i conti ed essere oculate negli sprechi così non è per il Comune il quale, dati di bilancio alla mano, negli ultimi quattro anni ha alzato le spese correnti in maniera smisurata, privandosi di ogni possibilità di effettuare nuovi investimenti".

red. pol.

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