Entro il prossimo luglio i 74 Comuni valdostani saranno abilitati al rilascio della nuova Carta d’Identità Elettronica (CIE), evoluzione del documento di identità in versione cartacea.
L’iniziativa è promossa, sull’intero territorio nazionale, nell’ambito del progetto strategico dell’Agenda digitale italiana. Ad oggi, le amministrazioni comunali che hanno concluso la specifica attività formativa e che sono quindi abilitate al rilascio della nuova CIE sono 25.
Fra di esse, Charvensod, Châtillon, Gressan, Nus, Pollein, Quart, Saint-Marcel, Sarre e Villeneuve hanno già iniziato a distribuire i nuovi documenti in formato elettronico, mentre Arvier, Avise, Aymavilles, Brissogne, Chambave, Fénis, Introd, Jovençan, Pontey, Rhêmes-Saint-Georges, Saint-Christophe, Saint-Denis, Saint-Nicolas, Saint-Pierre, Valsavarenche e Verrayes si attiveranno a partire dal mese di aprile. Questi enti si aggiungono così al Comune di Aosta, che è stato uno dei primi a sperimentare la CIE a livello nazionale.
Spiega Giovanni Barocco, sindaco di Quart e responsabile politico per l’innovazione tecnologica degli enti locali: “Le amministrazioni comunali sono i punti di ricezione della richiesta di rilascio della Carta da parte dei cittadini residenti. L’acquisizione delle competenze relative a ricevimento della domanda, acquisizione dei dati anagrafici e biometrici e il successivo inoltro al Centro nazionale dei servizi demografici hanno evidentemente determinato la necessità, per gli uffici anagrafe e demografici, di essere correttamente formati e supportati; a questo proposito, la formazione è stata promossa in Valle d’Aosta dalla Presidenza della Regione, in collaborazione con la società di consulenza Mac Solution ed il CELVA. Anticipo anche che giovedì 29 marzo prossimo si svolgerà una nuova formazione che coinvolgerà un terzo gruppo di Comuni”.
Il costo di emissione della nuova CIE è a carico del cittadino richiedente. Il Comitato esecutivo del CPEL ha proposto agli enti locali valdostani di applicare un importo omogeneo a livello regionale, arrotondato a 22 euro per il rilascio o il rinnovo, e permetterebbe di semplificare le operazioni di incasso da parte degli operatori comunali. Tale costo s’intende comprensivo dei diritti statali da riversare al Ministero dell’Economia e delle Finanze, pari a 16,79 euro, e dei diritti fissi e di segreteria, ove previsti.