Affermando di "non rilevarne la necessità", la dirigente dell'assessorato alle Politiche sociali del Comune di Aosta, Anna Maria Careri, ha respinto ai mittenti la richiesta di un parere legale su possibili irregolarità del bando di appalto per il servizio anziani.
La richiesta era stata formulata venerdì scorso dal suo stesso assessore, Marco Sorbara, e degli altri assessori Uv Antonella Marcoz, Valerio Lancerotto e Andrea Paron, preoccupati per le proteste sollevate da più parti circa i criteri troppo restrittivi del bando, che escludono la partecipazione alla gara delle cooperative sociali valdostane che attualmente, e da anni, svolgono il servizio.
Secondo Careri, dirigente comunale di lungo corso ed esperta in materia di norme amministrative, il testo del bando è corretto, anche relativamente ai criteri circa il fatturato delle società interessate alla gara (15.000.000 di euro annui).
"Considerato che per come è composto il documento, decine di lavoratrici e lavoratori valdostani rischiano concretamente di restare a casa - commenta la vicesindaca di Aosta con delega al Turismo, Antonella Marcoz - e che il valore del bando supera complessivamente i 20 milioni di euro (10,4 milioni per due anni rinnovabili per altri due), una cifra più che ragguardevole, la richiesta di un parere legale per evitare irregolarità o errori ci sembra un atto dovuto, anche nel rispetto delle famiglie preoccupate per l'esito della gara".
Marcoz afferma che "quello della dirigente è a sua volta un parere che non ha potere decisionale; la richiesta di una consulenza professionale è stata formulata, oltreché allo studio dell'avvocato Saracco, legale del Comune, anche al sindaco Centoz, ed è lui che dovrà decidere, peraltro in tempi molto brevi".