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Consiglio Valle Comuni | 27 luglio 2016, 10:08

Avviato iter per le leggi di iniziativa popolare su trasporti e referendum

Il presidente del Consiglio Valle Andrea Rosset

Il presidente del Consiglio Valle Andrea Rosset

“Entro lunedì 8 agosto la Segreteria generale concluderà la verifica delle firme allegaste alle proposte di legge di iniziativa popolare: una da sottoporre a referendum propositivo e corredata da 7.143 firme, per una ferrovia moderna e un efficiente sistema pubblico integrato dei trasporti; la seconda, accompagnata da 6.486 firme, è volta a modificare la disciplina dell'iniziativa legislativa popolare, del referendum propositivo, abrogativo.”

Lo ha annunciato in apertura di seduta del Consiglio Valle il presidente Andrea Rosset (Uvp).

Dopo l'attestazione del raggiungimento del numero di firme richiesto, inizierà l'iter legislativo vero e proprio in Consiglio, con l'assegnazione alle Commissioni consiliari competenti e il successivo esame in Aula. Per quanto riguarda la proposta da sottoporre a referendum, qualora il Consiglio Valle non approvi la proposta di legge nel suo complesso o non recepisca i principi ispiratori dell'iniziativa, la proposta di legge di iniziativa popolare viene sottoposta a referendum propositivo: se viene raggiunto il quorum del 45% e vi è la maggioranza dei voti validi, la legge entra in vigore.

Per quanto concerne, invece, la proposta semplice, l'iter si conclude con il voto in Consiglio regionale.

Il Presidente ha poi relazionato sull'incontro del Coordinamento delle Assemblee delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome con il Sottosegretario del Ministero degli Affari regionali, Gianclaudio Bressa, avvenuto il 25 luglio a Roma e al quale ha partecipato su sua delega il Vicepresidente Marco Viérin.

“Il confronto - ha spiegato Andrea Rosset - era nato dall’esigenza di definire la procedura di revisione degli Statuti conseguente al progetto di riforma costituzionale. Durante la riunione è stato chiarito che la revisione degli Statuti speciali per l'applicazione della riforma costituzionale è subordinata ad un'intesa che vede lo Stato e le singole Regioni in posizione paritaria.”

aostacronaca.it

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