Appena uscito dal carcere ha ricominciato a estorcere denaro ai commercianti aostani Santo Mammoliti, di 42 anni, residente nel capoluogo valdostano, arrestato in flagranza di reato martedì 8 marzo dagli agenti della Squadra mobile della questura.
Lo scorso dicembre aveva finito di scontare un patteggiamento a 10 mesi (per l'estorsione al gioielliere Marino Pasquettaz) e una condanna di un anno e mezzo (perchè coinvolto nell'inchiesta Hybris dei carabinieri contro la criminalità organizzata) ma dopo essere stato rimesso in libertà Mammoliti ha iniziato a pretendere denaro a un barista. Chiedendo dai 150 ai 200 euro alla volta, in poco tempo è riuscito a farsi consegnare 3.000 euro.
La polizia, però, lo teneva d'occhio e martedì durante l'ennesimo passaggio di denaro i poliziotti sono intervenuti e lo hanno arrestato. Su richiesta della pm Eugenia Menichetti, il pregiudicato è finito in cella nel carcere valdostano a Brissogne ma dopo poche ore il giudice delle indagini preliminari Maurizio D'Abrusco ne ha disposto gli arresti domiciliari.